“PIANETA BIMBI”: I GENITORI PRENDONO IN CARICO ARTUR, IL BIMBO SEGUITO DA STEFANIA BARENGHI

stefania-barenghiBALLABIO – Un incontro a tratti commovente quello che si è tenuto alla materna “Pianeta Bimbi” di Ballabio in ricordo della maestra Stefania Barenghi scomparsa prematuramente a 48 anni il 25 ottobre 2016. Pochi sanno che la maestra Stefania aveva preso in carico la cura di Artur, un bambino che vive in un’area disagiata dell’Albania. La maestra lo ha conosciuto pochi minuti prima di ripartire, quando nel gennaio 2014 si è recata in visita presso la Missione delle Suore Vincenziane che operano nel suo villaggio. Stefania aderiva al gruppo della San Vincenzo De Paoli dei Frati Cappuccini di Lecco che collabora con queste suore.

Quel giorno la mamma l’ha portato fino all’ambulatorio delle religiose perché aveva saputo che erano arrivati degli italiani e sperava che qualcuno lo potesse aiutare a guarire dal suo grave problema.

Incontro Artur Stefania Barenghi (32)Artur infatti non riusciva a camminare per una lesione neonatale che non ha potuto curare perché la famiglia non ha possibilità economiche e in Albania qualsiasi cura sanitaria è a pagamento. Il bambino, non riuscendo a deambulare, non era potuto andare a scuola perché privo di mezzo di trasporto. Per muoversi usava il dorso di un asino o le spalle della mamma.

A presentare l’iniziativa la maestra Pinuccia Lombardini: “Questo ritrovarci insieme a ricordare la nostra amica Stefy è all’approssimarsi della data della sua scomparsa. Sappiamo che è in Cielo, da lì ci guarda ed è con noi, ha voluto questa serata e ci ha aiutato ad organizzarla in pochissimo tempo trovando le persone giuste. L’incontro lo abbiamo realizzato nella scuola a cui lei teneva moltissimo. Come a dire: questa è una grande famiglia! Ci troviamo qui per vedere cosa fare per ricordarla al meglio”.

Quindi don Mario Proserpio, cappellano del carcere di Pescarenico ha raccontato la parabola del buon Samaritano che, senza conoscere la persona bisognosa, se ne è preso la cura. Poi ha fatto accendere un cero che i presenti si sono passati, a simboleggiare la presenza di Stefania.

Micaela Furiosi nella veste di rappresentante ha confermato l’adesione dei genitori della materna all’iniziativa delle cure del bambino, fatta nel modo più simile alla persona scomparsa, come lei avrebbe voluto.

Malformazione ArturLicia Butta della San Vincenzo dei Frati Cappuccini di Lecco ha raccontato la storia del piccolo albanese dicendo che “Artur a 9 anni non era ancora andato a scuola, ma aveva tanta voglia di imparare che quando ha incontrato  il gruppo della maestra Stefania gridava: ”Skola, skola!!”. Stefania gli ha fatto allora qualche fotografia ed è ritornata in Italia. Alla maestra Barenghi, l’immagine di quel bambino che non poteva curarsi per mancanza di soldi e ha il grande desiderio di andare a scuola, non l’ha mai lasciata. Riesce con grande fatica a portarlo in Italia trovando la somma necessaria per ospitarlo con la mamma e farlo operare.

Dopo l’intervento Artur incomincia a fare i primi passi e il suo primo commento è: “Mi sembra di volare!” Stefania lo porta a visitare i nostri luoghi per fargli conoscere quel mondo che dal suo villaggio non aveva mai visto, con la neve, il lago, le montagne.

Il piccolo ha seguito un percorso di riabilitazione fisioterapica in Itali,a coperto dall’associazione Ashia e dalla San Vincenzo. Oggi Artur è in Albania e segue un programma di fisioterapia a pagamento che si interrompe ogni volta che mancano i soldi e quindi si è deciso di raccogliere dei fondi per coprire i costi e rendere continuativa l’azione riabilitativa in modo che il bambino possa sempre più essere autonomo”.

Incontro Artur Stefania Barenghi (11)