LA MEDITAZIONE DI DON GIANBATTISTA: LO SPIRITO NELLA CHIESA DOPO LEGGE E PROFETI

BALLABIO – Il ricordo, la memoria della decapitazione di Giovanni il battista – liturgicamente è una festa – secondo la nostra antica tradizione ambrosiana ritma il “tempo dopo Pentecoste”. Ricordiamo che questo tempo dopo Pentecoste celebra la presenza dello Spirito che la salvezza, dispiegata nel Signore Gesù, rende attivo nella Chiesa chiamata a celebrare i “divini Misteri”. San Matteo enuncia: ”Tutti i profeti e la legge hanno profetato sino a Giovanni” (11,13). La liturgia dopo il martirio per decapitazione (latinamente: detta decollazione) del Battista vuole richiamare che è terminato il compito della legge e dei profeti, si schiude dunque spazio definitivo per il tempo della “verità e della grazia per mezzo di Gesù Cristo”. Questo significa che la verità e la grazia sono profondamente assorbite, sono riassunte in Gesù Cristo che ne è il senso profondo; in lui nulla è perduto. La nostra tradizione liturgica sottolinea dunque, dalla morte del più grande ”fra i nati da donna”, un tempo che evidenzia “la nuova economia di salvezza cui, nella Chiesa, tutti gli uomini di tutti i tempi sono chiamati ad essere partecipi” come dice la premessa al Lezionario (n° 209).

Cioè in modo più diretto è richiamata la nostra condizione di salvati animati dallo Spirito santo che anima non solo direttamente i cuori, ma soprattutto agisce nei misteri della Chiesa: i sacramenti, la preghiera, l’animazione della carità ecc. Particolarmente ci mostra e fa riflettere che tutto questo è patrimonio che scaturisce dalla persona, innanzitutto e definitivamente, dalla morte e risurrezione del Signore Gesù.

L’antico tempo con il dono della legge e della profonda azione forte e spiritualmente incisiva dei profeti è tramontato, non nel senso che sia perduto o inutile, ma vive, si compie nel Signore Gesù che lo completa, inoltre – per così dire – affida perennemente allo Spirito che agisce dunque ancor oggi nella Chiesa e in noi.

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DON GIAMBATTISTA MILANI RITAGLIODon Gianbattista Milani
parroco di Ballabio