DON BENVENUTO COMMENTA LE LETTURE: SETTIMA DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DEL BATTISTA

“Gesù, noi siamo con te. Noi ti abbiamo accolto e continuiamo ad accoglierti nella nostra vita”. Queste sono le parole che dovremmo rivolgere al Signore dopo avere riflettuto nelle scorse domeniche sulla sua venuta in mezzo a noi. Qualcuno l’ha rifiutato e gli ha voltato le spalle, altri hanno fatto fatica ad avvicinarsi a Lui. Noi abbiamo fatto la scelta di stare dalla sua parte, dalla parte del Padre che ce lo ha mandato come nostro Fratello, Maestro e Salvatore. 

Oggi Lui vuole rivelarci ALCUNI SEGRETI che riguardano la nostra vita. Vita di uomini e donne che hanno fatto la scelta di stare dalla sua parte, di seguirlo, di amarlo, di accoglierlo con tutto il nostro cuore. Tutto questo Gesù oggi lo chiama REGNO. Il Regno è quel luogo dove Dio abita, si sente accolto e ascoltato. Questo Regno dunque non è un territorio o un luogo geografico ma è il cuore di ciascuno di noi. Ecco dunque il primo segreto: 

“State calmi e sereni anche se so bene che la vostra vita è travagliata, piena di pericoli e di insidie. Siete nel mondo e incontrate tanto male: violenza, guerra, oppressioni, ingiustizie, menzogne. Non scoraggiatevi vedendo così tanto male perché il male non riuscirà mai a vincere il bene. Però non illudetevi: la lotta sarà ancora lunga e durerà per tutto il tempo che Dio solo conosce. Voi preoccupatevi di perseverare nella scelta che avete fatto: è la scelta giusta. Quella del bene, dell’amore, della verità. Il bene e il male staranno sempre insieme e si combatteranno a lungo. Ma poi verrà la fine. Sì: verrà il giorno in cui 

il male verrà completamente sconfitto e il bene e l’amore finalmente trionferanno e risplenderanno “come il sole!”. Ecco: io vi faccio il dono della speranza, dovete vivere ogni giorno con questa forza interiore che vi fa affrontare tutte le prove della vostra vita e io vi aiuterò a uscirne sempre vittoriosi”. Questo è il significato della parabola del grano buono e della zizzania che convivono nello stesso campo fino al tempo della mietitura. Ecco ora il secondo segreto: 

“Amate le cose piccole, semplici e povere. Queste hanno un grande futuro. Le altre cose grandi, famose ed eclatanti cadranno presto e non lasceranno traccia anche se avranno attirato tanta gente. Un buon consiglio dato a una persona che ne ha bisogno, un aiuto dato a una persona, un insegnamento dato ai bambini, un atto di pazienza e di sopportazione, un atto di amore sincero, un gesto di tenerezza, una scelta di silenzio quando vorresti arrabbiarti, una preghiera. Questi sono quei piccoli semi che un giorno diventeranno alberi. Un giorno lo vedrete!”. Questo è il significato della parabola del chicco di senape che è il più piccolo di tutti. Ma se non abbiamo mai visto il chicco di senapa non importa: ogni seme è piccolo paragonato alla pianta. In ogni seme c’è una forza straordinaria che nascere una nuova vita. Così è per quei piccoli semi di cui è fatto il regno a cui noi apparteniamo. Ed ecco il terzo segreto: 

“Abbiate tanta pazienza e tanta fiducia! Le cose nel regno di Dio vanno sempre avanti e mai nessuno le fermerà. Qualcuno vuole vedere cose grandi e meravigliose ma resterà deluso. Il regno è nelle mani di Dio e nessuno può opporsi alla forza del Padre mio! Non sta a voi misurare la durata dei tempi. Voi dovete solo aspettare con pazienza e tutto a suo tempo si compirà”. Questo è il significato della parabola del lievito: il lievito è poco cosa nei confronti di tutta la farina eppure è quella forza che non si fermerà mai fino a quando la farina sarà tutta fermentata e sarà pronta a diventare pane buono da mangiare. E quando uno mangia il pane difficilmente pensa al lievito che ha fatto fermentare la farina. 

Per questo è così facile dimenticarsi del Regno di Dio di cui facciamo parte: non si vede, non si sente! Ma è forte lo stesso e un giorno la sua forza si manifesterà in pienezza. Come dice Gesù: “Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro”. Viviamo con questa grande e bella speranza nel cuore. 

Don Benvenuto Riva
Parroco di Ballabio e Morterone