SUL DUE MANI LA MESSA DEL CAI PER LE VITTIME DELLA MONTAGNA

BALLABIO – La tradizionale messa organizzata dal CAI Ballabio Sottosezione Casimiro Ferrari è un evento che si tiene annualmente in vetta al Monte Due Mani (in realtà Mont De Duman – Monte di Domani), un momento di riflessione e ricordo dedicato alle vittime e agli amici della montagna. Quest’anno, la cerimonia si è svolta il 29 settembre e ha visto la partecipazione di numerosi appassionati di montagna e componenti dell’associazione. La messa è stata celebrata da don Gianmaria Manzotti stimato Vicario per la Pastorale Giovanile della Valsassina molto conosciuto anche a Ballabio, un momento di spiritualità condiviso in un ambiente naturale mozzafiato, che offre una vista panoramica sulle montagne circostanti. Don Gianmaria ha aggiunte un ulteriore livello di significato alla cerimonia, sottolineando l’importanza del sostegno spirituale e della guida morale in un ambiente che, per quanto bello, può rivelarsi impervio e pericoloso.

In caso di maltempo, la celebrazione si sarebbe tenuta nella chiesetta del Sacro Cuore ai Piani Resinelli, ma fortunatamente il tempo ha permesso che l’evento si svolgesse come previsto all’aperto. Questa tradizione rappresenta non solo un’occasione di aggregazione per gli iscritto al CAI Ballabio, ma anche un simbolo del legame profondo che unisce le persone alla montagna e alla natura.

La tradizione della messa in vetta al Monte Due Mani affonda le sue radici in un profondo senso di comunità e nel desiderio di onorare la memoria di coloro che hanno perso la vita in montagna. Questa cerimonia è un momento di riflessione collettiva e di omaggio alle vittime degli incidenti montani, nonché un’occasione per rafforzare il legame tra gli appassionati di montagna e la natura che li circonda. La scelta di celebrare la messa in cima al Monte Due Mani non è casuale: la vetta offre un luogo simbolico, un punto di incontro tra cielo e terra, dove il ricordo e la spiritualità si fondono in un unico, solenne momento di condivisione.

In definitiva, la messa in vetta al Monte Due Mani rappresenta un punto di incontro tra passato e presente, tra il ricordo dei momenti difficili e la celebrazione della comunità e della solidarietà. È un simbolo tangibile del legame indissolubile che unisce gli amanti della montagna, un promemoria della fragilità umana e della forza dello spirito che anima ogni alpinista.