IL 2 GIUGNO A BALLABIO ALL’INSEGNA DEL RICORDO DELLA REPUBBLICA E DI AMBROGIO CONFALONIERI

BALLABIO – Un 2 giugno a Ballabio all’insegna del patriottismo e del ricordo del partigiano Ambrogio Confalonieri. Un buon numero di ballabiesi ha partecipato alla ricorrenza della Festa Nazionale rispondendo all’invito del sindaco. Alle 11 il corteo si è radunato alla Villa Comunale per poi portarsi con il Corpo Musicale Risveglio e il coro dei I Vous del la Valgranda, al Cippo dei caduti situato alle scuole comunali. Quindi l’alzabandiera con la posa delle corone, con lo squillo del silenzio di tromba. Dopo la benedizione del parroco don Benvenuto Riva i presenti si sono portati al Cippo Commemorativo del partigiano Confalonieri per la posa delle corone.

Nel suo intervento il sindaco Giovanni Bruno Bussola ha ricordato: “Siamo qui oggi per celebrare uno dei momenti della nostra storia fondativa: la Festa del 2 Giugno, che segna la nascita della Repubblica, rievocando quello che accadde nel lontano 1946 quando gli Italiani, uomini e donne (per la prima volta anch’esse al voto), scelsero la Repubblica quale forma di governo del nostro Stato. Gli Italiani si espressero tramite l’istituto referendario in favore di una forma democratica in grado di conferire un assetto nuovo al nostro Stato Italiano. Uno Stato che dovendo necessariamente risorgere dalle sofferenze e dalle distruzioni del secondo conflitto mondiale, mirava alla ricostruzione complessiva della società, dei suoi rapporti di forza e di un clima di stabilità. Un 2 Giugno, quello del 1946, che a mio avviso è frutto di tutti quegli atti di coraggio che giorno per giorno hanno contribuito a creare un sentimento condiviso di democrazia, solidarietà e uguaglianza, principi fondanti proclamati nella nostra Costituzione”.

Il sindaco ha voluto ricordare anche il sacrificio del partigiano Confalonieri: “Uno di questi atti di coraggio è stato certamente quello avvenuto due anni prima, il 2 Giugno del 1944, a opera del partigiano di Brugherio, Ambrogio Confalonieri che nei pressi della Colonia ferroviaria di Ballabio perse la vita in uno scontro a fuoco con un presidio fascista. Questo è il motivo per il quale il 2 Giugno, Ballabio e Brugherio, effettuano questa celebrazione insieme, in questa via dedicata proprio ad Ambrogio Confalonieri. Una via che collega quelli che prima erano due comuni distinti, Ballabio Superiore ed Ballabio Inferiore, una via in salita, una via che significa unione e grandi valori morali”.

In questa giornata di festa desidero però esprimere un pensiero di solidarietà tutti gli alluvionati dell’Emilia Romagna, un territorio certamente provato da sofferenza e distruzione così come lo era l’Italia del 1946, seppur per cause differenti. Negli scorsi giorni alcune associazioni ballabiesi hanno fatto pervenire a Faenza sei tonnellate di viveri e generi alimentari. Mi ha molto colpito lo spirito di collaborazione altruistica che ha caratterizzato le associazioni e tutti i ballabiesi che, ciascuno per le proprie possibilità, hanno partecipato a questa iniziativa. Questo spirito di unione è ciò che deve animare ciascuno di noi”.

Il sindaco di Brugherio Roberto Assi ha voluto rimarcare come il dopo guerra italiano sia stato all’insegna del perdono verso chi non ha votato per la Repubblica e attraverso una amnistia. “Vorrei che questa scelta possa essere di esempio per quelle nazioni che sono attualmente in guerra e non l’hanno sperimentata. Abbiamo la guerra in Europa, e ci sono nazioni nel mondo dove le guerre ci sono sempre state. In quelle parti del mondo il perdono ancora non c’è stato. Di questo si deve incominciare a parlare e noi italiani per la storia che abbiamo possiamo portare un grande contributo”.

Il delegato dell’ANPI ha ribadito come a Ballabio si ricordi il sacrificio di due giovani partigiani Ambrogio Confalonieri e Aldo Peregrini ricordando come si sia sviluppata in Valsassina la lotta partigiana per la liberazione che ha visto protagonista la 40ª Brigata Matteotti. Il rappresentante dell’associazione partigiana ha ricordato anche come si sono svolti i rastrellamenti rimarcando i nomi dei deportati non solo ballabiesi. “Un’occasione in più per sottolineare lo spirito antifascista della nostra Costituzione in un momento storico in cui, alcuni dei valori fondanti della Repubblica stanno per essere messi in discussione”.