BALLABIO – Riceviamo e pubblichiamo in forma come sempre integrale l’e-mail inviataci da un lettore-automobilista, alle prese con manovre “spericolate” davanti all’inopportuno accesso della sede del Gruppo Alpini Pizzo d’Erna di Lecco-Bonacina, che dà proprio sul tracciato della ‘nuova’ Lecco-Ballabio, sotto l’abitato di Versasio. Una missiva, questa, che ripropone la pericolosità di quell’uscita, la stessa dalla quale anni fa (era il 4 dicembre del 2011) attraversò la strada Marino Angioli, camionista bergamasco in pensione domiciliato a Valmadrera che rimase ucciso, travolto da due auto di passaggio – immagine del tragico incidente di allora qui a destra>
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Manovre spericolate dal parcheggio degli Alpini
L’altro giorno ho visto ancora un’auto che girava verso Lecco, mentr’io salivo verso Ballabio sulla nuova Lecco-Ballabio.
Sarà la decima che vedo quest’anno: cosa aspettano sindaco e assessore di Lecco, un’altra vittima?
Vista la reiterata mancanza di educazione, correttezza e senso civico,
(come infangare il nome degli Alpini !!!), vedo solo due strade:
1 permesso nominativo con targa auto per i soli gestori, i clienti non possono pretendere per
la loro comodità di mettere a repentaglio tutti gli altri automobilisti.
2 telecamera fissa con ritiro patente immediato per eventuali trasgressori.
Siamo però in Italia, lontani da elezioni, chissà se a qualcuno interessa,
con buona pace degli alpini e delle potenziali vittime . . .
[Lettera firmata]