BALLABIO, ARCHIVIO E ASCENSORE. È COMPLETA LA NUOVA ALA DELLA DEPENDANCE

BALLABIO – 80metri quadrati per il nuovo archivio comunale di Ballabio completano la dependance del Municipio, con la nuova balconata e finalmente l’ascensore per accedere anche alla sala consigliare. Il sindaco Bussola presenta con orgoglio l’opera, l’ultima del suo mandato interrotto dalla crisi interna alla maggioranza. Nonostante il rincaro e il difficile reperimento dei materiali in cui versa l’edilizia, l’intervento è rimasto in linea con lo stanziamento previsto di 285 mila euro, tutti fondi propri, ed ha rispettato il cronoprogramma nonostante un mese di fermo per aspettare le materie prime.

“Un archivio comunale era necessario – spiega il primo cittadino – in primis per ragioni di sicurezza, l’attuale è nel solaio della Villa, e poi per funzionalità perché le richieste agli atti sono sempre più frequenti e il servizio va ottimizzato”. Un paio d’anni fa si è pensato quindi di trasferire due secoli di carteggi sopra al box dello scuolabus, procedendo così al completamento armonico della dependance che appariva monca. “Il grosso della progettualità riguarda il peso che la struttura deve sostenere – evidenzia il tecnico comunale, l’ingegner Luca Ronzani – si è quindi rinforzato il garage dello scuolabus mentre per l’involucro dell’archivio è stato scelto materiale leggero, legno e isolante”.

L’interno, uno stanzone di 80 metri quadri, ha un impianto di climatizzazione per evitare deformazioni e alterazioni della carta e per l’allestimento sono stati stanziati 60mila euro che serviranno per l’acquisto di scaffali compattabili, soluzione ormai diffusa in archivi e biblioteche che tramite l’uso di binari permette di utilizzare tutto lo spazio a disposizione. “Prima di entrare nel nuovo archivio – precisa però Bussola – tutti i carteggi verranno sottoposti a un archivista così da scartare ciò che non serve più conservare e riorganizzarne la disposizione”.

I lavori per l’archivio hanno permesso anche di mettere mano a tutta la palazzina, si è così allargato il terrazzo, ora sfruttabile anche come location per eventi, e soprattutto si è rimediata alla mancanza di una ascensore. “Era imbarazzante – ammette il sindaco – avere barriere architettoniche per raggiungere la sala consigliare, l’installazione di una ascensore era più che urgente. A giorni è previsto il collaudo e a brevissimo sarà operativa”.

“L’amministrazione ci ha sottoposto una esigenza concreta – relaziona l’architetto progettista, Nadia Prandi – e siamo intervenuti con un progetto funzionale e di finitura per l’edificio già esistente. Il risultato è armonico e non si notano discontinuità, anche nell’allargamento della terrazza”. Merito anche della ditta esecutrice, la Edilbenedetti di Introbio.

“Niente taglio del nastro – conclude il dimissionario Giovanni Bruno Bussola, punzecchiato su una inaugurazione dal sapore di campagna elettorale -, quello spetterà al sindaco che verrà, ma per come sono andate le cose ci tenevo a rendere merito a chi si è impegnato per questa opera, riuscendo a rispettare costi e tempi. Il nuovo archivio non è un lascito di Bussola per Bussola – prosegue – ma dell’amministrazione per la cittadinanza”.

Cesare Canepari