In passato, le persone sognavano di avere un lavoro fisso per tutta la vita. Andavano a scuola, si laureavano in un settore che amavano e iniziavano a lavorare in un’azienda dove potevano mettere a frutto le loro competenze, con l’obiettivo di fare carriera. Oggi la situazione è cambiata in modo profondo, un po’ per costrizione, un po’ per una questione di nuovi obiettivi. In sintesi, dal sogno del posto fisso si è passati alla vita da freelance, all’apertura della partita iva e al lancio di una propria startup.
I dati sulle partite iva in Italia e il fenomeno delle startup
Nell’ultimo decennio si è assistito a un forte aumento delle partite iva, dovuto al fenomeno dei freelance, con un tasso di crescita annuo superiore al 18%. Questa tendenza può essere in gran parte attribuita alla recessione globale, e alla conseguente necessità di trovare fonti di reddito alternative. Tuttavia, il lavoro autonomo spesso rappresenta una scelta “volontaria”, anche alla luce delle grandi opportunità offerte dalle professioni 2.0 e dai lavori digitali.
Non solo freelance, dato che proliferano anche le società di capitali e le società di persone. Dati ben al di sopra delle medie sono stati registrati anche nel settore degli e-commerce, con la necessità per legge di aprire una partita iva. Un discorso a parte va fatto per le startup, e anche in questo caso ci sono i dati che ci aiutano a creare una panoramica completa. Nello specifico, in Italia negli ultimi 24 mesi è stato messo a registro un boom clamoroso: si parla di un +67% di aperture di nuove startup nella Penisola, molte delle quali nate durante il periodo di pandemia e il primo lockdown.
Vantaggi e svantaggi delle partite iva
Da un lato, il freelance può considerarsi come il capo di se stesso, e può stabilire i propri orari e le proprie modalità di lavoro in piena autonomia. Può scegliere i progetti su cui lavorare, i clienti e il luogo di lavoro, sia esso una spiaggia o una camera in affitto.
Il freelance può fare rete, creare un brand personale e guadagnare di più rispetto a chi ha il posto fisso. Per i proprietari di un’azienda e per i freelance ci sono vantaggi anche a livello di sconti. Si fa riferimento, ad esempio, alle offerte luce pensate per partita iva, che consentono di godere di alcune agevolazioni molto interessanti per il business.
Di contro, un lavoratore autonomo o il fondatore di una startup deve sapere come procacciare i clienti e spesso lavora di più, il che comporta maggiori sacrifici anche a livello sociale. Se si parla delle aziende, poi, è logico che bisogna avere un discreto budget di partenza per lanciare una società.