BALLABIO – Sabato 29 ottobre all’oratorio San Giovanni Bosco di San Lorenzo dalle 15:30, oltre alla tradizionale castagnata organizzata per raccogliere fondi per la ristrutturazione della struttura, l’Unità Pastorale di Ballabio organizza anche una vendita di biscotti e marmellate per sostenere la missione di Elena, ventenne di Ballabio volontaria dell’Operazione Mato Grosso in Brasile.
La giovane, partita a giugno per trascorrere sei mesi nella missione di Cavalcante dove vive una coppia di volontari italiani, Sergio e Mariella, missionari in Brasile da 40 anni per la OMG, ha scritto una lettera al parroco don Benvenuto per chiedere aiuto.
Ecco il testo della sua lettera:
“Ciao, forse mi conosci, forse no … Mi chiamo Elena, ho 21 anni, sono di Ballabio e ti scrivo dal Brasile! … Che ci faccio qui? Da 5 anni faccio volontariato nell’Operazione Mato Grosso: è un “movimento” fondato nel 1967 da Padre Ugo De Censi, nato dal desiderio dei ragazzi dell’epoca di aiutare i più poveri. L’O.M.G. è cresciuta col tempo: oggi in tutta Italia esistono “gruppi della carità”, ragazzi che nel loro tempo libero si trovano a lavorare. Tutti i soldi guadagnati vengono mandati alle missioni. Oggi l’O.M.G. ha in mano circa 130 missioni tra Brasile, Equador, Bolivia e Perù. Queste missioni sono gestite dagli stessi volontari che spesso decidono di regalare tutta la loro vita! Io sono partita a giugno per trascorrere 6 mesi nella missione di Cavalcante, dove vive una coppia di volontari italiani, Sergio e Mariella, missionari in Brasile da 40 anni. Ti scrivo per chiederti aiuto. A 3 ore da qui si trova un’altra missione: Maiadinha. Si trova in mezzo alla foresta. Lì la gente vive in case fatte di Adobes, ossia mattoni di fango. Il tetto è di paglia. Cucinano con la legna, tanti non hanno luce e acqua in casa. La gente è povera. Non esiste un ospedale, la scuola non è regolare. L’anno scorso durante la stagione delle piogge ha piovuto tantissimo. Le case della gente si sono completamente allagate o distrutte. Quest’estate, tra volontari italiani e brasiliani, abbiamo costruito 4 case per chi si trovava nelle situazioni più disperate. Ho conosciuto queste persone … Nella casa del signor Naboa vivono in 11, ci ha raccontato di quando il vento gli ha portato via il tetto della casa … e poi è iniziata la pioggia. Ti chiedi … ma come hanno fatto a sopravvivere queste persone? Ora vivono in case piene di buchi col tetto che sta per cadere. Il problema: per aiutare le altre famiglie che ci hanno chiesto una mano i soldi che arrivano dai gruppi in Italia non bastano. L’O.M.G. qui in Brasile ha tante “opere” in mano come scuole, case per gli ammalati. I soldi non bastano e per questo servirebbero circa 20.000 euro. So che in tutto il mondo in questo momento si sta vivendo un periodo non facile. Per questo non è importante quanto tu riesca a dare. Ogni piccolo aiuto è prezioso. Ti ringrazio. Elena”.