BUSSOLA RIMANE SOLO? DIMISSIONI DI MASSA: OPPOSIZIONE SÌ, CONSONNIANI “NÌ”

BALLABIO – Se Bussola non se ne vuole andare di suo, allora se ne vanno gli altri. Un po’ brutale, ma è così. In sostanza, la “strana” maggioranza trasversale formata da un pezzo di Nuovo Slancio (Consonni più Pedrazzini e Pirovano) e i 4 consiglieri di opposizione di Ballabio Futura, dunque 7 voti sui 13 totali, potrebbe abbandonare a breve il consiglio comunale, accelerando l’arrivo del commissario che verrà nominato a breve dal Prefetto di Lecco. Con sei soli membri su 13, infatti, non esisterebbe più un consiglio comunale.

Bussola insomma cadrà, senza dover attendere per l’appunto il  famoso commissariamento. Nelle prossime ore le dimissioni “collettive” potrebbero venire formalizzate, lasciando l’ex maggioranza senza più le prerogative. In realtà, quelle di Ballabio Futura appaiono certe, mentre dalla frazione “ribelle” guidata da Alessandra Consonni arrivano indicazioni contrastanti.

Cosa cambia? L’effetto finale, dunque il voto a primavera 2023 rimane inalterato: era così, rimane deciso. Quel che succede nella pratica è che la snervante attesa della “fine vita” del governo Bussola si interromperebbe di colpo e senza le continue proroghe che dal Ministero e via Prefettura hanno permesso la continuazione dell’amministrazione in carica – a suon di differimenti del termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2022/24 (qui l’ultimo caso). E poi, sindaco e assessori fedelissimi andrebbero a casa subito dopo le dimissioni “di massa”.

Ne sarebbe soddisfatta Alessandra Consonni – dopo le sue critiche sullo stipendio percepito dal primo cittadino, destinato quest’ultimo a perdere le prebende.

Sempre che la stessa ex sindaca superi quanto comunicato a BN nel tardo pomeriggio di martedì: “Non abbiamo ancora deciso nulla”.

RedPol