DON BENVENUTO COMMENTA LE LETTURE: TERZA DOMENICA DOPO PENTECOSTE

“Essere come Dio, conoscendo il bene e il male” e poi ancora: “la bellezza e la bontà di acquistare saggezza”. Tutto questo non è forse qualcosa di straordinario e di bellissimo? Eppure la donna quando risponde a Dio dice: “Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato”. Da parte sua anche l’uomo non riconosce la sua responsabilità ma scarica la sua colpa sulla donna e su Dio stesso: “La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato”. Dunque è tutto un grande inganno: la donna è stata ingannata e a sua volta ha ingannato suo marito che comincia a pensare male sia della sua donna che di Dio che gli ha posto accanto la donna come una persona “simile a lui”. E tutto l’inganno è stato orchestrato dal serpente, ossia da colui che si è ribellato a Dio e fa di tutto per allontanare da Dio anche noi esseri umani, sue creature.

E in che cosa consiste questo inganno? Consiste nel far nascere un semplice sospetto: se Dio vi proibisce qualcosa e ha qualcosa da nascondere è perché non vuole esaudire tutti i vostri desideri e quindi non vuole che siate felici! In realtà, anche voi potete essere come Dio, anche voi che siete intelligenti siete in grado di capire cosa è il bene e cosa è il male, così sarete veramente saggi e sarete in tutto simili a Dio! È facilissimo cadere in questa trappola! Diciamo la verità: non siamo forse d’accordo anche noi nel dire che è bello essere come Dio? Non piacerebbe forse anche a tutti noi acquistare saggezza e conoscere il bene e il male? Sì, tutto questo è molto bello ma l’Ingannatore, il Bugiardo è riuscito a farci credere che Dio volesse tenere la sua saggezza e la sua felicità solo per sé, senza condividere nulla con noi! (Questo è stato l’inizio della tentazione: “È vero che Dio ha detto: ‘Non dovete mangiare di alcun albero del giardino?’”)

Agli occhi della donna e di suo marito l’unico modo di essere davvero come Dio e saggi come Lui è quello di disobbedire a un suo comando e mangiare di “tutti gli alberi del giardino” insomma fare quello che si vuole liberamente senza sottostare a nessun ordine. Ogni ordine sembra una privazione della nostra libertà e della nostra felicità.

Non dobbiamo dire che questa è la storia dei nostri progenitori. Questa invece è la nostra storia di uomini e donne di oggi. Siamo noi tutti oggi nella condizione di pensare che poter fare tutto e possedere tutto ci darebbe molta felicità e pienezza di vita. In realtà questo sarebbe il prevalere della prepotenza, dell’egoismo, della sopraffazione, del disordine. È il mondo di oggi così come lo vediamo che è pieno di violenza (invece di essere pieno di amore), assurdità (che è il contrario della saggezza) di morte invece della vita: questo è la conseguenza della disobbedienza alla volontà di Dio, disobbedienza iniziata dalle generazioni che ci hanno preceduto e disobbedienza che continua con noi al giorno d’oggi.

Eppure non siamo condannati a vivere in un mondo brutto e assurdo. Già oggi vogliamo vivere bene noi e migliorare il mondo intero? Torniamo all’obbedienza, torniamo a dire a Dio riconosciuto come Padre che ama i suoi figli: “Sia fatta la tua volontà!”. Torniamo a pensare bene di Dio, torniamo a benedire Dio che è ben lontano dal nasconderci qualcosa: infatti ha voluto donarci tutto se stesso nel donarci suo Figlio che si è fatto bambino nel seno di Maria!

Quando l’apostolo Pietro scrive ai fedeli del suo tempo: “Siete divenuti partecipi della natura divina!” intendeva dire proprio questo: siete diventati come Dio. Siete diventati Dio! e pochi giorni fa abbiamo ascoltato le parole di Gesù: “In quel giorno saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi”. Questa è la pienezza di vita, di amore e di felicità che Dio ha voluto condividere con noi perché ci ama infinitamente: tutto questo è un dono che Dio fa a coloro che si affidano a Lui. Tanti invece, sia in passato che in questo tempo, si ostinano a cercare questa pienezza di vita percorrendo vie strane inventate da loro ma non troveranno altro che polvere e morte.

Non dimentichiamo poi che questa storia così drammatica contiene anche la più grande promessa che potevamo aspettarci: la promessa della vittoria finale del bene sul male. Un giorno colui che ci ha ingannato e continua anche oggi ad ingannare verrà definitivamente sconfitto. Ad operare questa vittoria sarà proprio una DONNA e il FIGLIO che da lei nascerà: Maria, che veneriamo Immacolata e pura da ogni male, e il suo Figlio Gesù.


Don Benvenuto Riva

Parroco di Ballabio e Morterone

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