BALLABIO SENZA BUSSOLA: CONSONNI FA CADERE LA GIUNTA BOCCIANDO IL BILANCIO. ORA TUTTO PASSA NELLE MANI DEL PREFETTO

BALLABIO – Clamorosa e drammatica seduta del consiglio comunale lunedì sera a Ballabio, quando una inedita maggioranza formata dai tre “dissidenti” del gruppo di Alessandra Consonni e i quattro membri della minoranza di Ballabio Futura hanno votato contro il bilancio, facendo venire meno il governo del paese. Ma già in precedenza la maggioranza era stata battuta, sempre per 7 a 6, in un voto sulla mozione del gruppo guidato da Manuel Tropenscovino che chiedeva un’assemblea pubblica sul caso Barech-Combi Arialdo, “emendata” dai tre ribelli consonniani con una richiesta di tempi ristrettissimi (15 giorni) che ha costretto Bussola i suoi a votare contro, rimanendo sotto di un voto.

Il sindaco a questo punto, stante la bocciatura del bilancio – aspetto assolutamente obbligatorio – e che andava approvato entra entro il 31 maggio, ha annunciato a Ballabio News che domani con ogni probabilità si recherà dal Prefetto di Lecco Pomponio per rimettere il suo mandato – o comunque per discutere la situazione.

Che a questo punto è delicatissima: quasi certamente la Prefettura disporrà il commissariamento del Comune in vista di elezioni anticipate che, per meccanismi tecnici, non potranno avvenire se non nella primavera del 2023.

La situazione è talmente inedita e per l’appunto clamorosa che al momento del voto sul bilancio la segretaria Antonina Barone ha chiesto direttamente al gruppo dei tre cosiddetti dissidenti se avessero capito che cosa stavano decretando con il loro “no”.

Ma la questione è anche politica e va oltre la semplice situazione ballabiese, dato che si è registrata una palese spaccatura tra leghisti (non è esclusa la sospensione di Alessandra Consonni da parte dei vertici provinciali del Carroccio) ma anche tra i Fratelli d’Italia – visto che i due esponenti della ormai defunta maggioranza Pirovano e Rolandi hanno votato in modo opposto.

Domani su Ballabio News servizi commenti e interviste dal consiglio comunale e sugli sviluppi della inedita crisi in Comune.

RedPol