MORTERONE/ALTOPIANO – È approdata su Change.org la raccolta firme per bloccare l’ambizioso progetto di asfaltare le agro-silvo-pastorali che dalla Valle Imagna collegano Morterone, la Culmine di San Pietro e infine la Val Taleggio. Proposta del consigliere regionale della Lega Alex Galizzi, l’opera prevede un finanziamento da 4,8 milioni di euro per l’asfaltatura della via montana. Ne abbiamo parlato nel dettaglio in questo articolo, riportando poi la posizione favorevole del ruralista Michele Corti, e quelle decisamente contrarie di una moltitudine di cittadini.
Ora arriva anche l’iniziativa sulla più nota delle piattaforme per la consultazione popolare. Ecco il testo e il link per sottoscriverlo:
Un progetto in itinere presentato al Consiglio Regionale della Lombardia prevede l’asfaltatura, e quindi la realizzazione di una strada carrabile, che collega la Valle Imagna con Morterone in Valsassina e con il Culmine di San Pietro verso la Val Taleggio.
Attualmente esiste già una rete di strade agro-silvo-pastorali con fondo in ghiaia, terra battuta o calcestruzzo in buono stato di manutenzione e agevolmente percorribili con trattori, pick-up, fuoristrada ed in generale mezzi tipicamente per il lavoro in alpeggio.
La strada insisterebbe su luoghi tutelati, di particolare pregio paesaggistico ed interesse naturalistico, quale per esempio la Costa del Palio, una successione di modeste elevazioni poste a nord del Monte Resegone.
Si chiede di bloccare il finanziamento e la realizzazione dell’opera perchè:
Una strada asfaltata, con il suo bagaglio di traffico, rumore e parcheggi danneggerebbe in modo grave ed irreparabile una porzione di territorio finora risparmiata dal degrado del paesaggio e dalla perdita di identità dei luoghi, che invece affliggono molte zone montana delle provincie di Bergamo e Lecco;
Esiste già una buona rete di strade “bianche” utili al lavoro in alpeggio ed in bosco e perfette per il passaggio di ciclisti ed escursionisti.
L’asfalto e gli escavatori non sono la cura allo spopolamento della montagna ed al degrado del suo tessuto economico. Al contrario sono vettori di danni irreparabili al paesaggio e all’ambiente, portatori di omologazione territoriale che viola l’identità e la specificità dell’ambiente montano abitato.
Una onesta attenzione della politica per l’economia ed il territorio di montagna dovrebbe sviluppare soluzioni di qualità e ad hoc, che concilino il sostegno alle attività economiche, la tutela del paesaggio, la sostenibilità ambientale ed economica, il turismo di qualità. Scavare ed asfaltare sono invece gesti miopi e violenti, che guardano all’oggi dimenticando il passato ed ignorando dolosamente il domani.
I quasi 5 milioni di euro di denaro pubblico previsti per questa inutile opera, possono essere investiti nella sistemazione e messa in sicurezza della strada carrabile Ballabio-Morterone, per la manutenzione delle strade agrosilvopastorali esistenti, per progetti sostenibili di promozione territoriale, sostegno per investimenti delle attività economiche attive, sostegno a start-up, valorizzazione del turismo sostenibile
Difendiamo e valorizziamo la montagna, il suo territorio ed il suo tessuto sociale ed economico e rifiutiamo la logica dell’omologazione territoriale. Diciamo no ad una nuova ed inutile strada asfaltata, alla violenza ambientale, alla bruttezza ed alla devastazione. DICIAMO NON ALLA CARRABILE DELLE TRE VALLI.