Alle ultime elezioni provinciali sono stato alla finestra assistendo alla singolar tenzone e visto che la vittoria, diciamolo, é un po’ risicata e forse non garantirà la sperata e piena autorevolezza sul territorio provinciale, almeno che i nuovi arrivati non possano dire di non conoscere il problema: nessuno pensi infatti di trascorrere anche i prossimi anni cospargendosi il capo di cenere, perché i soldi non ci sono, Madama la marchesa.
Certo, per portare a casa i fondi necessari e realizzare, seppur tardivamente, paraslavine e quant’altro occorre per transitare in sicurezza tutto l’anno sulla SP 63, bisogna darsi da fare e questo fino a oggi non mi pare sia stato fatto con la dovuta incisività.
Diversamente su quella unica arteria stradale, degna di questo nome, che attualmente collega Morterone con il resto del Mondo non vedremmo soltanto qualche rete di protezione e tanti parapetti sgangherati e arrugginiti e dunque bisognosi almeno di ordinaria manutenzione: non mi si dica che sono mancate anche le palanche per qualche “tolla” di vernice perché la cosa sarebbe davvero poco credibile. Molto più probabilmente é mancata la volontà!!
Imparino dai “Bergamaschi” che si sono fatti promotori e si stanno concretamente adoperando per ottenere dalla Regione i 4,8 milioni di euro necessari per rendere transitabile con maggiore sicurezza l’attuale collegamento rurale-interprovinciale che dalla Valle Imagna passa per la Costa del Palio e dunque da Morterone verso la Valsassina e la Val Taleggio, contribuendo in modo determinante al loro sviluppo turistico e socioeconomico.
Da Ballabio in su ci si augura, però, che a Villa Locatelli non si sentano con la coscienza a posto solo perché sgomberano la neve e saltuariamente si sparge un po’ di sale, come del resto avviene sulle altre strade provinciali.
I vertici della rinnovata Amministrazione provinciale sono ora attesi alla prova dei fatti.
Claudio Baruffaldi