BALLABIO – Qualche centinaio di partecipanti, un pomeriggio pressoché deserto ma in compenso un gran numero di stand del tutto “distanti” merceologicamente dal protagonista della kermesse (il Taleggio, appunto): così l’undicesima edizione della Fiera curata dalla Pro Loco che ha tagliato fuori buona parte della frazione inferiore del paese, attirando curiosi e buongustai di età medio alta – ben pochi infatti i giovani e giovanissimi per le vie di Ballabio – e quasi tutti “di fuori”.
Molto enfatici i discorsi inaugurali, con parata di esponenti leghisti, per questa iniziativa che ha dovuto registrare anche qualche defaillance – ad esempio la preannunciata mostra fotografica, che non si è vista.
Senza peraltro essere informato al meglio sulle motivazioni vere di questa fiera, magari esponendo nei luoghi delle origini di una produzione antica e gloriosa, con cognomi tipo Galbani, Locatelli ed Invernizzi a caratterizzare un borgo che intorno a latte e formaggi ha costruito una storia e dei luoghi. Non del tutto conosciuti e nel caso specifico della giornata di oggi, tralasciati.
Bene insomma gli assaggini di Taleggio, un po’ meno il contorno.
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- Lo Stand della Protezione Civile
Foto e video by Giovi