Ve la racconto solo ora che ho voluto pensarci un po’ su ma qualche settimana fa e pur di controvoglia ho dovuto per forza mettere le antenne fuori dalla branda per capire, curiosità tutta femminile, da dove venisse quello stuzzicante brusio che ho poi udito sortir dal Municipio in festa per il vicino e Santo Natale, anche qui da noi occasione di gioiosi brindisi per ritrovarci e star bene insieme.
A far da cornice, l’appuntamento con la popolazione che sembrava aver gradito condividendo l’iniziativa e il “clima” a mezzodì si era infatti vestito di una contagiosa allegria tutta montanara e si spera foriera di Buoni rapporti e future collaborazioni.
Ci stavo così bene sotto il muschio e le felci ma non mi son pentita di aver tradito il meritato letargo anche se non tutte mie sorelle hanno voluto lasciare le calde coltri per farmi compagnia, che già in passato e in simili occasioni han sentito parlar di promesse e buoni propositi.
Fiducia, fiducia e ancora fiducia questo é il mio motto e come Ninfa la più anziana tra i cespugli mi tocca dare il buon esempio e lo faccio più che volentieri in famiglia ma anche per i giovani del borgo che ne hanno di bisogno: pure i più grandicelli devono però caricarsi sulle spalle la loro quota di responsabile buona volontà, che il Bene comune è sempre in attesa e a Morterone zaini e gerli non mancano di sicuro.
Ricordo che quella sera sono tornata contenta nel mio rifugio alpestre per quel che un po’ da lontano avevo visto e sentito, augurando a Morterone un futuro illuminato non solo dalle luci dell’albero di Natale ma soprattutto dalle future iniziative per renderlo più confortevole per chi ci vive tutto l’anno ma anche accogliente per i “foresti” che apprezzano e amano il nostro piccolo ma grande Paese.
Vorrei infine far notare a quell’amico “dell’Augusta” che nel tracciare il ricordo della nostra cara Amica recentemente scomparsa si é, ahilui, scordato della sua lodevole attività politica e amministrativa nei molti anni, dicon 20, che lei ha dedicato in modo sempre propositivo al Consiglio comunale di Morterone nel paese più piccolo che c’è.
Anche lì, facendo con impegno il suo dovere e facendosi rispettare da par suo. E non è poco.
Ciao Augusta, te lo dovevo.
La Ninfa dei Boschi