LECCO – Il bonus verde 2020 consiste nella detrazione fiscale al 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, comprese le pertinenze, le recinzioni, gli impianti di irrigazione, la realizzazione di pozzi, le coperture a verde e di giardini pensili. Sono ammessi tutti i lavori effettuati a partire dal 1. gennaio 2020, per tutto l’anno solare. Il limite massimo dell’importo detraibile è fissato in 5.000 euro, pertanto potranno essere recuperati nella dichiarazione dei redditi fino a 1.800 euro (ovvero il 36% di 5.000 euro). L’agevolazione è ripartita in 10 anni, a quote costanti, a partire dall’anno in cui si sono sostenute le spese ed in quelli successivi.
Rientrano nelle spese ammesse in detrazione:
– La sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni;
– Gli impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi;
– La riqualificazione di prati;
– Grandi potature;
– Fornitura di piante ed arbusti;
– Realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Tra i costi detraibili rientrano anche le spese di progettazione purché relative a lavori successivamente effettuati.
Un esempio di spesa detraibile è il tetto verde, non ha solo una funzione estetico-ornamentale ma è di fatto un’operazione di architettura ecologica che apporta all’edificio numerosi vantaggi sia nelle grandi città che nelle piccole realtà. Ci sono due tipologie di tetto verdi: estensivo, un tetto non praticabile ma funzionale (come in foto) ed intensivo, cioè un vero e proprio giardino al di sopra della copertura dell’abitazione. I principali vantaggi da entrambe le tipologie di tetto sono: risparmio energetico, capacità di contenere l’inquinamento, mitigazione del clima circostante e alto valore energetico e ambientale.