BALLABIO – Aveva 92 anni e se n’è andato oggi (non per il Coronavirus) il conosciutissimo Anacleto Invernizzi, autentica colonna del commercio ballabiese noto con il soprannome di “Neclèt” coniato quando, agli inizi della sua lunga e fortunata attività, annunciava l’arrivo del suo furgone carico di frutta e verdura con il suono di una trombetta. Classe 1928, lascia la moglie, i 4 figli Marinella, Giuseppe, Giuliano e Claudio detto ‘Trame‘ e 5 nipoti.
Qualche tempo fa, l’attività di Invernizzi passata successivamente proprio ai successori, ha compiuto la bellezza di sessant’anni. Tutto nacque nel 1955, ad opera della moglie, Marcellina Scaioli; primo negozio in piazza san Lorenzo (poi anni dopo sede a Ballabio Superiore e attualmente in via Confalonieri).
Tra i tanti aneddoti che lo riguardano, la famosa tromba: quando si ruppe, Anacleto si accorse che senza il richiamo, i clienti non arrivavano più. rapida la corsa all’acquisto di un nuovo strumento – fondamentale per radunare gli acquirenti nei posti fissi del paese dove il Neclèt si faceva trovare. Prima dei punti vendita aveva lavorato come ambulante e ancor prima era stato operaio in una ditta di Malavedo.
Dato il periodo contrassegnato dall’epidemia di Covid-19, i familiari e solo loro potranno assistere esclusivamente alla benedizione della salma del loro caro; per ora non c’è disponibilità per la cremazione e dunque si attende il momento dell’estremo saluto ad Anacleto da parte della sua numerosa famiglia – alla quale vanno le più sentite condoglianze di Ballabio News.
RedBN