BALLABIO – Sono passati 11 anni (e già tre amministrazioni in municipio) dalla scomparsa dell’amatissimo parroco di Ballabio Inferiore don Luigi Lissoni, e proprio ora a poche settimane dalle elezioni comunali ecco risvegliarsi l’interesse per il compianto sacerdote che ha caratterizzato quasi mezzo secolo di vita sociale – non solo religiosa – e intere generazioni di ballabiesi.
Encomiabile infatti l’afflato col quale la giunta Consonni ha deciso proprio a inizio dell’anno elettorale 2020 di ricordare il grande personaggio deceduto nel 2009. Lo farà con l’intitolazione di una strada – l’attuale via Silvio Pellico.
Si legge nella delibera numero 15 del 2020 che “è intendimento dell’Amministrazione comunale ricordare e onorare la figura di don Luigi Lissoni, medaglia d’argento al valore civile, parroco in S. Lorenzo a Ballabio Inferiore dal 1961 e fino alla morte (2009)“, dopo avere individuata “la possibilità di modificare l’intestazione della via S. Pellico in via don Luigi Lissoni considerato che a don Lissoni va ascritto un ruolo fondamentale nella realizzazione dell’Oratorio di S. Lorenzo, a margine della via che gli verrebbe intitolata“.
Naturalmente, soltanto i più maliziosi potrebbero collegare alla scadenza elettorale la “coincidenza” dei tempi di questa scelta che giunge proprio alla fine del mandato dell’amministrazione Consonni e dopo la serie di ‘toppate’ relative a un’altra figura di grande rilievo per il paese, quel Pino Galbani che Consonni & C. dimenticarono di onorare ai funerali di tre anni fa, per poi dedicargli in un giardinetto minore una brutta stele con scritta ancora più brutta (vedi articolo sottostante).
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Resta da verificare se l’intitolazione della vi a don Lissoni avverrà effettivamente prima o dopo il fatidico voto amministrativo di maggio, dato che “l’efficacia del presente provvedimento rimane subordinata al rilascio dell’autorizzazione da parte della Prefettura di Lecco“.
BN