INAUGURATA LA STELE IN MEMORIA DI PINO GALBANI. POLEMICHE PER L’INTERVENTO DELLA SINDACA

BALLABIO – Nel paese dei tanti parchi, parchetti, piazze e vie senza nome ed identità, uno luogo di questi sarà, dopo anni di promesse, dedicato al deportato Pino Galbani, ballabiese conosciutissimo testimone del dramma vissuto dagli operai deportati nei campi di concentramento di Mauthausen – Gusen 1 e 2 durante la Seconda guerra mondiale. Autore di memorie sulla deportazione e concentramento in uno dei campi nazisti più spietati, e attivo e instancabile testimone dell’Olocausto subito dalla classe operaia in Italia per volontà fascista. Pino Galbani fino al 1995 non volle mai parlare dell’orrenda esperienza vissuta. Dal 1995 iniziò ad andare nelle scuole, a portare la sua testimonianza di deportato, a volte con l’amico Signorelli. Nel 1999 pubblicò con Angelo De Battista il volume 58881 Pino Galbani, un diciottenne nel lager di Mauthausen-Gusen.

Presenti all’inaugurazione della Stele – ricordo con un centinaio di ballabiesi il fratello di Pino, Luigi Galbani, i nipoti Oscar, Marco e Ornella e l’amico Romano Rusconi assieme alle autorità civili e militari alla presenza dal sindaco Alessandra Consonni, l’A.N.P.I., il parroco don Benvenuto Riva e il parroco emerito don Gianbattista Milani.

Inaugurazione Stele Pino Galbani Ballabio 2020 8Nel suo discorso il sindaco ha ricordato la storia di Galbani dicendo che: “La figura di Pino merita di restare come patrimonio morale della nostra Comunità. Amore perchè chi ama è vicino alla sofferenza e questa testimonianza vuole rappresentare un ideale abbraccio a quanti hanno conosciuto la ferocia dell’uomo sull’uomo. Una rimembranza universale, senza omissioni senza parzialità perchè la bestialità, la ferocia, la ferocia sono tali nei lager come nei gulag come nelle foibe e ovunque l’uomo diventi carnefice del suo simile. […] La storia della crudeltà umana non può essere racchiusa ion questa lapide […] Il rischio oggi è tacere tutti questi orrori e lo aveva ban compreso Pino Galbani che è stato un grande divulgatore della sua storia. Incontrare i ragazzi nelle scuole spiegava loro quello che può fare l’uomo quando cade preda delle ideologie. Ha raccontato la sua tragedia, le vessazioni, i crimini a cui ha assistito. La fame e le umiliazioni subite, ma lo ha sempre fatto, come mi testimoniano anche i suoi famigliari, senza mai una parola d’odio, senza mai neppure l’ombra di una qualche strumentalizzazione. […] Non si è mai servito del suo dramma ne per interesse personale, ne per finalità politiche. […]”.

Passaggio su gulag e foibe che ha visibilmente imbarazzato l’ANPI e scatenato reazioni politiche tra Ballabio e Lecco per le parole della sindaca – ce ne occuperemo in giornata con uns econdo servizio.

Inaugurazione Stele Pino Galbani Ballabio 2020 10Quindi dopo il discorso del rappresentante dell’A.N.P.I. che ha parlato a nome del fratello Luigi è stata scoperta a più mani la stele ricordo: “Ricordare Pino in un tempo così breve non è facile. Pino era tante cose: sposo affettuoso inseparabile per la sua Rosangela che ci saluta con cui ha condiviso un percorso lungo 60 anni, zio premuroso verso nipoti e pronipoti, uomo impegnato nel sociale e come volontario nel sindacato anche aiutando molte persone, – ha ricordato l’amico Rusconi – amico sincero con cui scambiarci molte cose, padre ideale di una lunga serie di ‘orfani’ bambini e ragazzi ai quali ha testimoniato per lunghi anni il suo vissuto e la sua tragica esperienza di deportato nei lager in numerosi istituti scolastici […], Critico osservatore attento e acuto di una società alla deriva di valori […], Pino pensava di essere dimenticato ma non è andata così […] Aiutaci a diffondere i tuoi insegnamenti, tu che in tanti anni di frequentazione non ti abbiamo mai sentito seminare odio e intolleranza neanche verso i tuoi aguzzini. […] Ricordiamo con te i tuoi compaqgni lecchesi e tutti quelli che a vario titolo lottarono pagando le loro scelte consapevoli delle terribili conseguenze, contribuendo con il loro sacrificio a spezzare le catene del nazi – fascismo. […] Dobbiamo lottare giorno dopo giorno perchè l’umanità viva e si trasformi in fatti concreti in atti che abbiano valore esemplare. Ciao Pini: grazie! Noi ci fermiamo qui orgogliosi di essere stati al tuo fianco il tuo fratello Luigi e il tuo amico Romano.”