BALLABIO – Nel paese dei tanti parchi, parchetti, piazze e vie senza nome ed identità, uno luogo di questi sarà, dopo anni di promesse, dedicato al deportato Pino Galbani, ballabiese conosciutissimo testimone del dramma vissuto dagli operai deportati nei campi di concentramento di Mauthausen – Gusen 1 e 2 durante la Seconda guerra mondiale. Autore di memorie sulla deportazione e concentramento in uno dei campi nazisti più spietati, e attivo e instancabile testimone dell’Olocausto subito dalla classe operaia in Italia per volontà fascista. Pino Galbani fino al 1995 non volle mai parlare dell’orrenda esperienza vissuta. Dal 1995 iniziò ad andare nelle scuole, a portare la sua testimonianza di deportato, a volte con l’amico Signorelli. Nel 1999 pubblicò con Angelo De Battista il volume 58881 Pino Galbani, un diciottenne nel lager di Mauthausen-Gusen.
Nel suo discorso il sindaco ha ricordato la storia di Galbani dicendo che: “La figura di Pino merita di restare come patrimonio morale della nostra Comunità. Amore perchè chi ama è vicino alla sofferenza e questa testimonianza vuole rappresentare un ideale abbraccio a quanti hanno conosciuto la ferocia dell’uomo sull’uomo. Una rimembranza universale, senza omissioni senza parzialità perchè la bestialità, la ferocia, la ferocia sono tali nei lager come nei gulag come nelle foibe e ovunque l’uomo diventi carnefice del suo simile. […] La storia della crudeltà umana non può essere racchiusa ion questa lapide […] Il rischio oggi è tacere tutti questi orrori e lo aveva ban compreso Pino Galbani che è stato un grande divulgatore della sua storia. Incontrare i ragazzi nelle scuole spiegava loro quello che può fare l’uomo quando cade preda delle ideologie. Ha raccontato la sua tragedia, le vessazioni, i crimini a cui ha assistito. La fame e le umiliazioni subite, ma lo ha sempre fatto, come mi testimoniano anche i suoi famigliari, senza mai una parola d’odio, senza mai neppure l’ombra di una qualche strumentalizzazione. […] Non si è mai servito del suo dramma ne per interesse personale, ne per finalità politiche. […]”.
Passaggio su gulag e foibe che ha visibilmente imbarazzato l’ANPI e scatenato reazioni politiche tra Ballabio e Lecco per le parole della sindaca – ce ne occuperemo in giornata con uns econdo servizio.
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