Non nascondo la mia speranza che non si debba perdere l’occasione per ricordare l’anniversario della scomparsa di Casimiro Ferrari e per mettere in luce la figura di questo grande alpinista di casa nostra, particolarmente apprezzato a livello italiano ed internazionale. Avendolo conosciuto sono convinto che dimenticarlo è come perdere un rapporto prezioso ed importante per chi è definitivamente attratto dalla montagna e dall’alpinismo. Infatti è proprio ispirandosi a Casimiro Ferrari, la cui coinvolgente dimensione per Lecco si impone come modello, un punto di riferimento e una certezza, che tutti noi ci sentiamo uniti negli ideali che ci hanno indirizzato a praticare e a far conoscere l’alpinismo e la montagna. Purtroppo i ricordi immensamente felici di quell’epoca mi restano come dire?, in gola, rattristato dalla sua scomparsa e per tutti oltremodo immatura.
Il ritorno a Casimiro Ferrari è quindi un’esigenza rispettosa ed esclusivamente dovuta nel senso che a lui continuiamo a rivolgere lo sguardo semplicemente come al personaggio cui ci si può ispirare nei momenti felici e in quelli difficili. Ed a questo punto riflettiamo e vediamo con quale carattere, entusiasmo e determinazione, lui ha saputo far crescere la passione e con quale carisma a formarla, trasmettendola e tramandandola, ai più giovani alpinisti del territorio. Quindi non si tratta soltanto di tener vivo un ricordo, ma di far vivere le sue idee, gli obiettivi che lui con orgoglio, tenacia e passione senza limiti ha saputo realizzare. Tutto questo principalmente a garanzia e beneficio di quella affermata e consolidata tradizione, cui dobbiamo andare orgogliosi, che è parte della radicata cultura della nostra città, riservandoci il risultato di un ampio spazio contraddistinto da un ottimo successo.
Non c’è Lecco senza Cassin, Mauri, Ferrari, Mazzoleni, Anghileri, e così l’alpinismo e la montagna è un capitolo ancora aperto, sempre avvolto in un caleidoscopio di emozioni, che intendiamo rievocare e vivere intensamente. La biografia qui acclusa è quindi il valore di una testimonianza per la singolarità del personaggio, un alpinista da guardare con ammirazione e rispetto e per far conoscere il personaggio stesso anche a chi non l’ha mai incontrato di persona, Definisce una storia bella e intensa, provinciale e al tempo stesso internazionale, a più ampio raggio, con espressi, in modo indissolubile, tutti gli elementi che esaltano Lecco e i suoi affermati alpinisti. Senza dimenticare però l’uomo, Casimiro Ferrari in questo caso, instancabile sognatore della sua epoca, di un tempo non molto lontano e di un sistema di valori che oggi non c’è più. Per capire meglio di che si tratta, diciamo che, dietro gli alpinisti di oggi, ci sono gli alpinisti di ieri, ci sono i “campioni nostrani” di ieri, per radice culturale ed identitaria.
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Credit foto di copertina: culturademontania.org