PARTECIPATA MESSA DELLE PALME A SAN LORENZO

BALLABIO – Una chiesa parrocchiale di San Lorenzo gremita di fedeli per la messa centrale dell’inizio della settimana Santa (o Autentica) a Ballabio.  La funzione è iniziata alle 9:45 con la processione dall‘oratorio San Giovanni Bosco dei fedeli, del parroco e dei chierichetti con l’ulivo tra le mani fino a giungere all’interno della chiesa dove sono stati intonati i tradizionali 12 kyrie prima di salire all’altare in groemio ecclesiae mentre lo stesso don Milani invitava i fedeli ad agitare, in segno di festa, il ramoscello in loro possesso.

Nella domenica delle Palme si ricorda l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme accolto dalla folla che lo acclama come re agitando fronde e rami presi dai campi. Una tradizione legata alla ricorrenza ebraica di Sukkot durante la quale i fedeli salivano in pellegrinaggio al tempio di Gerusalemme portando un mazzetto intrecciato di palme, mirto e salice.

Il parroco durante l’omelia ha ricordato come: “La nostra tradizione neppure amplia la considerazione dei misteri supremi – quelli pasquali – al solo “Triduo sacro”; ovvio d’estrema importanza: presenta alla nostra fede, in significativa sequenza storica, i fatti della salvezza. La sua attenzione abbraccia l’intera settimana. Non è solo da noi chiamata “Santa”.È invece per noi tipico riconoscerla “Autentica”. Mi piace fermare l’attenzione proprio qui: sull’ “hebdomada authentica”, perché questo modo di indicarla ci fa percorrere riflessioni e emozioni particolari. Autentica, cioè settimana per eccellenza. Pensiamo un poco: quale è la settimana più vera, quella che dà senso a tutte le altre? Certo quella della creazione! Non solo – il racconto biblico fa fede – inizia il tempo, ma ce ne dà il senso con la sua scansione di opere che si completano nel riposo di Dio: per noi nell’incontro con lui. Ogni anno vi è un tempo in cui si rifà la creazione: riprendono senso nuovo le cose, nuovo senso ha l’uomo che davvero è ricreato in Cristo facendosi partecipe – attraverso i sacramenti – dei misteri pasquali di morte e risurrezione di Cristo”.

G.P.