IN CONSIGLIO BAGARRE PER I BILANCI, SU LARIO RETI TUTTI CONTRO (MENO CEDRO) L’AGGREGAZIONE LOMBARDA. E DELL’ORO SI SIEDE TRA IL PUBBLICO

CONSIGLIO CONSONNI PARLABALLABIO – Consiglio comunale burrascoso quello di venerdì sera a Ballabio. Con inizio ritardato come ormai è quasi una regola (una decina di minuti stavolta), cancellazione del punto 2 – le comunicazioni della sindaca, previste ma non effettuate – totale omissione dell’importante informazione relativa all’ennesimo cambio della guardia al vertice della Polizia Locale (per fortuna ne ha scritto ieri Ballabio News), pesanti contestazioni delle opposizioni a bilancio e Dup nonché “spettacolare” votazione contro l’aggregazione di parte di Lario Reti nella nuova Multiutility del Nord Lombardia.

I documenti di programamzione economica passano coi voti della maggioranza ma l’opposizione è durissima e ne parla così: “È evidente che se si possiede (o si è posseduti da) una visione tecnica (o peggio, ragionieristica) solamente, si considera il bilancio di previsione come documento principale, sottraendo ogni valore alla programmazione reale, quella delle politiche, delle scelte di intervento nel territorio e quella del recupero delle relazione tra cittadini e istituzioni, anche in termini di bisogni e risposte“.

> QUI LA PRESA DI POSIZIONE CONGIUNTA DEI CONSIGLIERI DI MINORANZA

Altro tema molto sentito era la posizione del Comune di Ballabio sulla famosa aggregazione nella nuova Multiutility del Nord Lombardia di parte dei Lario Reti (l’area del gas in particolare), passaggio in corso avversato da una parte dei Comuni soci. Tra i quali ufficialmente ora anche il nostro, dopo il voto di ieri sera che ha visto unite maggioranza e opposizione – con l’unica eccezione del consigliere di minoranza Luciano Cedro. Al momento di alzare la mano, l’altro esponente dell’opposizione Paolo Dell’Oro, ambientalista e schierato contro l’aggregazione, si è alzato dai banchi ed è andato a sedersi tra il pubblico, rifiutando così il voto in considerazione della mancanza di informazioni in materia (una parte del dossier sull’aggregazione è stata infatti “secretata”, circostanza che ha già suscitato aspre polemiche al Comune di Lecco).