LA PERIZIA SULLA “CIC-LABILE”: ECCO TUTTE LE IPOTESI E I RELATIVI COSTI. DISPENDIOSO ANCHE SPOSTARLA…

BALLABIO – Interessante, molto interessante la perizia commissionata dal Comune di Ballabio al geologo Matteo Lambrugo [da BN: anticipazione di metà gennaioarticolo di ieri sulla discarica]. Costata quasi 12mila euro ma ricchissima di spunti, notizie, cifre, previsioni…. E anche consigli. In questo approfondimento, cui ne seguiranno altri, vediamo gli scenari ipotizzati dal tecnico per il futuro della “maledetta” pista cic-labile, sulla base dell’articolato lavoro di indagine compiuto – oltre cento pagine di relazione.

Balza all’occhio prima di tutto una nota, per noi amara e preoccupante ma molto precisa:

“I distacchi possono manifestarsi in qualunque momento, anche indipendentemente da fattori meteoclimatici e anche singolarmente. Spesso è stato osservato, nelle prove effettuate con disgaggio, la frammentazione dei singoli blocchi durante la caduta, con rimbalzo e/o rotolamento a livello delle cenge intermedie e della zona di raccordo basale. Le forme possono sono molto irregolari, generalmente piuttosto spigolose. Talora i crolli avvengono lungo le pareti che bordano i canali secondari e, per rotolamento e rimbalzo, possono giungere ad interessare anche la pista ciclopedonale, come avvenuto in prossimità della “Casera Bodega” in occasione dell’ ultimo evento registrato”.

CICLABILE BALISIO detriti alluvione 2009

     PRIMA DELLA CICLABILE                             Detriti dell’alluvione del 2009

Ma tutta la perizia mette in luce quello che era noto (qui però il giudizio è scientifico e avvalorato da una serie di analisi molto tecniche e dettagliate): la pista non andava fatta lì. Attenzione, però: a leggere la lunga relazione si capisce che le alternative in definitiva sono solo tre, una delle quali “estrema”.

Partiamo da quest’ultima: tenere chiusa la ciclabile e “pace“. Non lo dice la perizia, che anzi prova a delineare soluzioni di vario genere, ma è lo stato di fatto.

CICLABILE CHIUSA BALLABIOOggi infatti – ed è così dal 2015 – la costosa ciclopedonale di Balisio è interdetta con ordinanza del Comune alla circolazione di ciclisti e pedoni a causa della sua pericolosità – conclmata grazie proprio alla perizia Lambrugo.

Che fare? Il geologo di Bellano fa due ipotesi e ne specifica anche i costi. La prima è la messa in sicurezza (complessa, fattibile ma pare di capire sconsigliabile) dell’esistente; l’altra prevede invece il rifacimento integrale del tracciato, che come anticipato a metà gennaio da BN viene visto dal tecnico “in parallelo alla strada provinciale e ad opportuna distanza dalla stessa”.

Ecco la scheda estrapolata dalla perizia:

a) MESSA IN SICUREZZA DELLA ATTUALE PISTA
Somma dei costi suggeriti dalla perizia in caso di mantenimento del tracciato attuale:
Euro 265.591
circa

SETTORE SETTENTRIONALE
TRA CASERA BODEGA E LA VASCA DI SMALTIMENTO IDRICO
TOTALE costi (esclusa iva, oneri, espropri) Euro 197.904 circa

SETTORE MERIDIONALE
COMPRESO TRA VASCA DI SMALTIMENTO IDRICO E STAZIONE ECOLOGICA
TOTALE costi (esclusa iva, oneri, espropri) Euro 67.687 circa

Somma dei costi suggeriti dalla perizia in caso di mantenimento del tracciato auttuale:

b) NUOVA PISTA CICLOPEDONALE (RIFACIMENTO INTEGRALE)
Nell’ottica di eliminare alla radice la problematica legata ai crolli e alle colate, è possibile proporre, in alternativa, la realizzazione integrale di un nuovo tracciato ciclopedonale, in parallelo alla strada provinciale e ad opportuna distanza dalla stessa, onde scongiurare possibili rischi derivanti da un incidente stradale, che poi si ricongiungerebbe con quello proposto per il settore meridionale. Un’ ipotesi di tracciato è rappresentata nella tavola degli interventi proposti per uno sviluppo complessivo (settore settentrionale e meridionale) di circa 1.050 metri lineari . Anche la gestione del monitoraggio si semplificherebbe in quanto limitata ai fenomeni eccezionali di allagamento e alla sicurezza della Stazione ecologica.

TOTALE costi (esclusa iva, oneri, espropri ) Euro 178.438–274.198 circa

Tanti soldi in ogni caso, come si vede. Certo non le cifre iperboliche fatte circolare probabilmente per delegittimare un progetto già affossato di suo, ma comunque un pacco di euro – naturalmente sempre pubblici – da tirare fuori in aggiunta a quanto (e non fu poco) già sborsato per questo progetto evidentemente sballato.

BN