Egregio Direttore, vista l’impossibilità di un confronto costruttivo con chi comanda in oratorio, le scriviamo per esporle questo problema sentito da molte famiglie ballabiesi: l’elevato costo del campeggio estivo proposto dall’oratorio e le perplessità della scelta di “con chi si va”. Far spendere più di 300 euro alle famiglie per una settimana di vacanza – il campeggio è un’altra cosa – anche se in un bel posto in questo periodo di difficoltà economiche e di fatica a raggiungere il fine mese lo giudichiamo in parecchi improponibile. Con una offerta così è evidente che si vogliono favorire le famiglie benestanti del paese e i figli di chi non se lo può permettere stanno a guardare e vengono considerate di Serie B.
Poi cosa ci sia di educativo ad alloggiare dei ragazzini in un hotel, non è per nulla chiaro per chi come noi da giovani è andato in campeggio.
Non si potrebbe organizzare un vero campeggio alla Baita Segantini ai Piani Resinelli dove i costi sarebbero al massimo di 200 euro tutto compreso (visto che la proprietà è ballabiese ci si potrebbe accordare)? Come non ricordare che la Segantini era stata voluta dal parroco don Achille per i bambini e giovani di Ballabio e costruita anche con le offerte di chi aveva creduto nel progetto? Essendo in autogestione si potrebbero coinvolgere le famiglie disponibili, visto che nell’oratorio di Ballabio sono assenti e poco responsabilizzate.
Poi, perché si va con la lontana Costamasnaga con la quale i nostri ragazzi non hanno nulla a che fare? I nostri giovani frequentano le scuole lecchesi, perché non andare in campeggio con San Giovanni o Lecco? Favorirebbe i legami e le amicizie già esistenti – aumentandone le iscrizioni.
[Lettera firmata]