RINASCITA PER MORTERONE: “TURISMO, PROGETTI, FUSIONE O INESORABILE DECLINO?”

Un articolo del 16 dicembre della rivista Men’s Health Italia a firma Roberto Pegorini così si esprimeva in merito alla ricettività turistica del piccolo comune “se visiterete Morterone vorrete fermarvi per pranzo dovrete spostarvi almeno fino a Ballabio”. Perifrasi che conferma la triste situazione in cui versa il Nostro paese.

Per tutta risposta l’amministrazione comunale di Morterone, sulla propria pagina Facebook, così rispondeva: “…avremmo un appunto: da noi è anche possibile mangiare presso uno dei 2 ristoranti presenti, non è necessario ricorrere per forza al pranzo al sacco” e al contempo menzionava “Trattoria dei Cacciatori e Agriturismo Costa del Palio”.

Quale la frase corrispondente al vero? La risposta è ben nota a tutti coloro che abitano e frequentano Morterone, e chiunque potrebbe recarsi in questi giorni nel piccolo paese per le opportune verifiche. L’agriturismo (sito a circa 5 chilometri dall’abitato ed a quota 1400 metri) si conferma un ottimo ristoro e punto vendita formaggi per la stagione estiva e sino al 31 ottobre, mentre é notoriamente chiuso nella stagione invernale.

Le giornate e gli orari di effettiva apertura per pranzo e cena della Trattoria Cacciatori sono ben noti a tutti, sia per l’attuale periodo di feste natalizie, che per il resto dell’anno.

Totalmente diversa la situazione di Brumano, Fuipiano, Vedeseta, Ballabio, Culmine San Pietro, Piani Resinelli etc…

Forse l’attuale amministrazione comunale non se ne è ancora accorta, ma l’assenza di progetti per il turismo, l’assenza di strutture ricettive, l’assenza di vie di comunicazioni secondarie stanno decretando la morte di Morterone (e scusate il gioco di parole).

Chi in questi giorni sale nel piccolo paese difficilmente ci tornerà, avendo trovato tutto chiuso… E come ben sanno coloro che frequentano ed abitano a Morterone, la situazione non è molto diversa negli altri periodi dell’anno, ma è palesemente difforme da quella di comuni e realtà territoriali simili, oltre che da quella Morteronese del passato.

Il tutto ha evidenti conseguenze anche sul mercato immobiliare: altrove le abitazioni sono ricercate mentre qui, di recente, restano invendute nonostante la “caduta” dei prezzi. Oggi molti morteronesi dicono “se non fossi legato a questo paese e dovessi scegliere un’abitazione per un periodo di vacanza o una seconda casa, andrei altrove…”. Quindi se gli enti pubblici non si attivano, per quanto di loro competenza, si rischia che tra qualche anno Morterone scompaia. Se ne sono accorti gli amministratori comunali? Quali le loro azioni in favore del turismo e per l’apertura di vie di comunicazioni secondarie?

Lo chalet – realizzato con soldi pubblici – per quale motivo non viene utilizzato come punto di ristoro? Nel periodo estivo morteronesi e turisti erano entusiasti di poter acquistare lattine e formaggi tipici a lato dello chalet. E lo ribadiamo, sarebbe agevole realizzare, proprio lì, una struttura – copertura, e invece nulla!!!

Sindaco Pesenti, vice sindaco ed assessore al Turismo, per quale motivo lo chalet non viene utilizzato per scopi ricettivi – turistici? Avete per caso richiesto fondi per altre strutture da installare nel Nostro paese?

Sindaco Pesenti, noi attendiamo risultati per il turismo e la manutenzione del territorio del Nostro paese, a noi – e crediamo a nessun altro – non interessa vederla presenziare con la fascia tricolore a funerali o in altre poche occasioni.

Nel periodo invernale, e comunque quando non occupata da altre iniziative, la Pro Loco (bene di pubblica utilità) ben potrebbe venir affidata a persone interessate ad offrire un ristoro a cittadini e turisti, ed invece è perennemente chiusa, ad eccezione, in queste festività, di una serata organizzata da Giorgia Pegoraro, unica ragazza sempre presente a Morterone!

Amministratori comunali (esponenti di FdI, personaggi di destra, del partito Gay e abitanti di Crandola e Casargo sempre assenti da Morterone), ve lo ripetiamo: le responsabilità per le vostre azioni, e soprattutto omissioni, sono sempre più evidenti.

Vice Sindaco Formenti, Lei nei mesi scorsi – in seguito a nostre segnalazioni – aveva ipotizzato l’apertura al pubblico del collegamento Morterone – Culmine San Pietro. Ebbene quali i risultati del suo lavoro? In primavera estate (2025) la stessa sarà percorribile a vantaggio del turismo del piccolo paese, otre a costituire una valida alternativa alla SP 63?

Ed invece quale lo stato dell’arte del collegamento con la attigua Valle Imagna? A Brumano e Fuipiano anche in questi giorni esiste un florido turismo e una via di comunicazione potrebbe consentire a persone di quella valle di incentivare il turismo di Morterone.

Abbiamo letto che il Comune di Lecco avvierà il progetto per il tracciato (turistico) Valle Boazzo (Morterone) – Piano d’Erna. Benissimo per il turismo lecchese e dei Piani d’Erna. Morterone però necessita di ben altro, come ben sanno i consiglieri regionali Giacomo Zamperini e Mauro Piazza, che nuovamente invitiamo a Morterone ed a farsi portavoce, in Regione, delle legittime indispensabili necessità del Nostro piccolo paese.

Da diversi anni si prospetta anche la fusione, o meglio l’incorporazione, di Morterone con la città di Lecco.

Noi morteronesi teniamo all‘identità del nostro paese, ma parimenti siamo consapevoli dell’incresciosa situazione in cui versa a cagione dell’assenza di progetti – assenza di finanziamenti (nonostante il foriero periodo) – assenza vie di comunicazioni secondarie – deficit turistico. Eh sì, per la sopravvivenza di un paese di montagna, non bastano 40-48 colonnine di ricarica ebike, quasi tutte perennemente inutilizzate (con spreco di denaro pubblico). Infatti altrove vi è turismo anche in assenza di colonnine… Assessore Grassi, a che punto é il progetto per la “famosa” sartoria?

Ed allora ci chiediamo: senza le strutture sopra indicate, indispensabili alla sopravvivenza e rinascita di un piccolo comune di montagna, non é forse meglio unirsi ad enti territoriali più efficienti al fine di ottenere, per il Nostro paese, quanto necessario per la tutela del territorio e la sua effettiva promozione turistica? Meglio diventare un borgo turisticamente rigoglioso con un’adeguata manutenzione del territorio, sevizi per i residenti o restare un “comune” senza fondi, senza servizi e senza turismo?

Oppure nel frattempo l’attuale amministrazione ha approntato progetti ed  ottenuto finanziamenti? Forse grazie all’attività del consigliere Alex Garau (marito dell’assessore Andrea Grassi) che nel 2022 ci aveva detto che non saliva a Morterone in quanto la domenica si recava in Provincia “a picchiare i pugni per Morterone”.

E intanto la boscaglia continua incessantemente ad occupare aree verdi anche nelle zone centrali, le mulattiere attendono manutenzione, molti ruderi sovrastanti vie di comunicazione necessitano interventi di messa in sicurezza e, cosa ancor più grave, pare che un procedimento comunale di “Pericolo Pubblica Incolumità” attivato nel 2021, non sia ancora giunto a conclusione.

E quale occasione migliore, per l’amministrazione comunale di Morterone, di comunicare ai cittadini i risultati del loro operato e progetti futuri, se non mediante un incontro pubblico (momento di democrazia? In tale occasione ben potrebbero confermarci, o meno, anche l’esito delle loro attività finalizzate al recupero di tributi e tasse comunali da parte di cittadini morosi.

Cogliamo l’occasione per augurare buon anno ai lettori di Ballabio News ed attendiamo commenti – risposte da parte del Sindaco Pesenti, dai componenti della Giunta Comunale Morteronese e dai Consiglieri Regionale Giacomo Zamperini e Mauro Piazza, sia in relazione alle necessità per una effettiva rinascita, anche turistica di Morterone, ed in merito alla possibilità o meno di una sua fusione – incorporazioni con Comuni limitrofi.

Rinascita per Morterone