DON BENVENUTO COMMENTA LE LETTURE DELLA SESTA DI AVVENTO

Questo racconto ci parla del fatto che, senza alcun dubbio, è il più grande e straordinario della storia del mondo. Così la pensiamo noi credenti. Teniamoci forti nella nostra fede! Qui si parla dell’ingresso di Dio nel mondo fisico che è la nostra casa, dove siamo nati e cresciuti. Questo vuol dire che la nostra casa è bella, visto che Dio stesso vuol venire ad abitarci e condividere con noi tutta la nostra vita. È bene ricordare questo, visto che in questi tempi siamo portati a dire che il mondo è diventato brutto a causa della violenza e delle menzogne. Queste cose c’erano anche duemila anni fa, eppure Dio ha scelto di venire ad abitare in questo nostro mondo! Già questo ci fa capire quanto Dio ami il nostro mondo ed è disposto a fare di tutto per non lasciarlo andare in rovina. È il mondo che Lui stesso ha creato ed è uscito dalle sue mani. 

Noi oggi contempliamo con meraviglia e stupore il modo che Lui ha scelto per entrare nel mondo. Questo ingresso nel mondo non è stato accompagnato da alcun segno trionfale e meraviglioso, tutte cose che piacciono agli uomini di tutti i tempi. C’è la normalità della vita di tutti i giorni in un piccolo paese senza alcuna importanza di quella che, in quel tempo, era considerata una lontana provincia dell’impero romano, famosa solo per tutti i fastidi che creava al potere centrale a causa delle continue ribellioni. È il villaggio di Nazareth in Galilea. 

Ma al centro ci sta una persona semplice, una giovane ragazza che aveva un progetto di matrimonio con Giuseppe: due giovani che intendevano formare una famiglia, come avviene anche oggi in tutto il mondo. Certo, questa ragazza sarà cresciuta come tutte le sue coetanee del villaggio, al momento non sapeva ancora di essere tanto privilegiata e protetta da Dio, così da essere esente da ogni forma di peccato. Non sapeva ancora di essere “piena di grazia” e quel giorno 

l’angelo l’ha chiamata proprio così. Le ha rivelato la bellezza della sua persona che consisteva nel fatto che Lei piaceva infinitamente a Dio perché era umile, pronta al servizio, semplice, obbediente, calma, mite e buona. Ecco cosa vuol dire la parola “grazia”. 

Vediamo questa ragazza lasciarsi prendere da un turbamento e da una certa meraviglia. L’angelo la invita a non avere paura e le mette di fronte a un progetto straordinario e universale: parla del re Davide vissuto circa mille anni prima, parla di regno eterno, suggerisce il nome di Gesù, chiamato Figlio dell’Altissimo! Tutte cose grandiose e non alla portata di una semplice ragazza di Nazareth. Comprendiamo quindi il suo turbamento e la sua umiltà nel sentirsi inadeguata e smarrita. Ma l’angelo le indica la strada: è lo Spirito Santo che farà tutto, lei dovrà solo affidarsi alla sua guida e alla sua opera. L’angelo che è il messaggero di Dio le ha detto tutto il progetto. 

Ora tocca a lei decidere in libertà. Non dobbiamo sottovalutare questo aspetto. Dio rispetta in modo assoluto la libertà umana, sempre. Ha rispettato la libertà di Maria e rispetta la nostra. Rispetta perfino la libertà di coloro che si ribellano a Lui e si comportano in modo contrario alla sua volontà che è una volontà di amore per tutti. Maria era libera: poteva anche dire di no, magari perché presa dalla paura di fronte a un compito così grande e impegnativo. Invece vediamo che Maria dice: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”. 

Maria ha parlato di sé come la serva del Signore indicando anche a noi tutti la strada giusta da percorrere: anche noi dobbiamo sentirci servi del Signore, pronti a compiere la sua volontà anche quando si presenta come difficile o pesante. Sarà Lui a darci la forza e a guidarci. 

E poi c’è quella parola “avvenga”: è il suo SÌ pieno al compimento della volontà di Dio che era in quel momento il suo ingresso nel mondo! Con questa parola di Maria Dio è entrato nel mondo ed è entrato in modo invisibile e nascosto agli occhi di tutti: è entrato nel suo seno, lei lo ha accolto e con questo atto di fede e di accoglienza si è affidata totalmente a Dio e alla sua opera. Noi dobbiamo ammirare con infinita riconoscenza questo atto di affidamento a Dio da parte di Maria: in quell’atto di fede semplice e totale ha inizio la nostra salvezza e la salvezza del mondo intero. La volontà di Dio è quella di salvare il mondo che non va alla deriva e verso la perdizione, nonostante tutto quello di cui si sente parlare in questi giorni. E la sua volontà di salvezza si compie quando incontra persone docili e fedeli come Maria. Ammiriamo la fede di Maria per confrontarla con la nostra fede e per chiederle la grazia di guidarci sulla strada della fede e dell’abbandono alla volontà di Dio.

Don Benvenuto Riva
Parroco di Ballabio e Morterone