BALLABIO/LECCO – Nell’ultimo decennio, la “nuova” strada Lecco-Ballabio, inaugurata nel 2006 come principale arteria di collegamento tra il capoluogo lecchese e la Valsassina, ha vissuto numerosi periodi di chiusura e disagi per la viabilità. Queste interruzioni hanno avuto ripercussioni significative sul traffico, sulla sicurezza e sull’economia dei Comuni interessati. L’analisi delle cause e delle conseguenze di queste chiusure offre uno spunto di riflessione sul futuro di una via fondamentale per la mobilità del territorio.
Una strada moderna, ma fragile
La “nuova” Lecco-Ballabio è una strada di grande importanza strategica, progettata per alleggerire il traffico sulla vecchia strada provinciale e per migliorare la connessione tra la città di Lecco con Ballabio e la Valsassina, oltre ad essere un’importante via di accesso alla montagna. L’infrastruttura, però, si è rivelata tutt’altro che immune a problematiche strutturali, che ne hanno determinato la chiusura più volte nel corso degli anni.
Il primo episodio di rilevanza risale al 2014, quando alcune frane lungo i versanti che sovrastano la strada portarono a un blocco temporaneo del traffico. Un fenomeno che si sarebbe poi ripetuto ciclicamente a causa delle condizioni meteo, spesso imprevedibili, e delle caratteristiche geologiche del territorio. In particolare, il tratto che attraversa il Monte Due Mani è stato più volte chiuso a causa di frane e smottamenti, fenomeni naturali che hanno obbligato le autorità competenti a interventi di messa in sicurezza. per non parlare di decine e decine di chiusure per manutenzione (ordinaria e straordinaria), soprattutto nelle gallerie.
L’incidente del 2017: un nuovo stop
Nel 2017 si verificò uno degli incidenti più gravi della storia recente della strada. Un ampio smottamento causato dalle forti piogge sommerse un tratto della strada, danneggiando irrimediabilmente parte della carreggiata. Questo episodio richiese la chiusura totale del tratto tra Lecco e Ballabio per diverse settimane, con conseguenti disagi per i pendolari e per le attività economiche locali.
La frana del 2022: l’ennesima interruzione
Un altro evento significativo che ha segnato il destino della strada Lecco-Ballabio è stato la frana del dicembre 2022, che ha causato una delle chiusure più lunghe e preoccupanti. A causa di un grande smottamento, una porzione consistente della strada è stata completamente invasa dal materiale franoso, rendendo impraticabile il tratto. L’incidente è avvenuto all’esterno della galleria ‘Giulia’, che da sempre ha rappresentato uno dei punti più vulnerabili della strada. L’evento ha costretto le autorità a interrompere completamente la circolazione per diverse settimane, mettendo a dura prova la viabilità e l’economia locale.
La frana ha anche evidenziato i limiti strutturali della strada, che nonostante gli interventi di messa in sicurezza precedenti, non è riuscita a evitare una nuova interruzione dovuta a fenomeni naturali estremi. I lavori di ripristino sono stati complessi e hanno richiesto un considerevole investimento di risorse, nonché l’attivazione di un piano di viabilità alternativa che ha contribuito a disagi ulteriori. Anche in questo caso, la viabilità parallela ha mostrato i suoi limiti, con un notevole aumento del traffico sulle strade già congestionate. E le opere di sistemazione non sono ancora state concluse.
I lavori di manutenzione e la viabilità alternativa
In risposta alle problematiche strutturali, negli anni sono stati avviati numerose opere di manutenzione e messa in sicurezza della strada. Tuttavia, i lavori non sono sempre riusciti a prevenire nuove chiusure. L’installazione di barriere anti-smottamento e il miglioramento della segnaletica sono solo alcune delle misure adottate per limitare i rischi, ma il continuo ciclo di interventi e ripristini ha continuato a compromettere la funzionalità della strada.
Nei periodi di chiusura, i comuni di Lecco e Ballabio hanno dovuto fare i conti con il traffico deviato, che ha congestionato le vie alternative. L’assenza di una viabilità parallela altrettanto efficace ha spinto i residenti e i pendolari a cercare soluzioni alternative, con la conseguente crescita del traffico nelle zone circostanti. Le difficoltà maggiori si sono avvertite nei mesi estivi, quando il flusso turistico verso la Valsassina e le montagne circostanti aumenta.
Prospettive future
Il futuro della strada Lecco-Ballabio rimane incerto, soprattutto alla luce dei continui eventi che hanno messo a dura prova la stabilità dell’infrastruttura. Sebbene gli interventi di manutenzione siano stati molteplici, la questione delle frane e degli smottamenti continua a essere una criticità da monitorare costantemente. Alcuni esperti sostengono che sarebbe necessario un intervento strutturale più radicale, come la realizzazione di gallerie o la messa in sicurezza definitiva dei versanti montuosi. Tuttavia, la complessità e il costo di tali opere mettono a dura prova le risorse pubbliche, in un periodo di crescente incertezza economica.
Nel frattempo, le amministrazioni locali hanno dovuto cercare soluzioni per migliorare la viabilità alternativa tuttavia, senza una risoluzione definitiva dei problemi legati alla sicurezza della strada, i disagi rimarranno una costante per chi percorre ogni giorno la nuova Lecco-Ballabio.
In conclusione, la “nuova” strada, pur rappresentando una risorsa fondamentale per la mobilità, ha dimostrato in questi anni le sue vulnerabilità. La speranza è che, con il passare del tempo e grazie agli interventi tecnici e alle risorse necessarie, si possa garantire una viabilità sicura e duratura, che non penalizzi la qualità della vita dei cittadini e l’economia del territorio.
C. G.
> UN PO’ DI STORIA DELLE TANTE CHIUSURE DELLA “NUOVA”