BALLABIO – Consiglio comunale ricco di punti di discussione, quello dell’11 ottobre, a partire dalle continue chiusure della SS36: il sindaco Giovanni Bruno Bussola ha confermato l’impegno con tutti i sindaci della Valsassina per avere chiarezza sui tempi di fine cantiere, come sostenuto anche da Ballabio Futura, ma soprattutto una soluzione definitiva ai disagi che i ballabiesi subiscono con le chiusure.
A seguire è stata trattata l’interrogazione presentata a fine agosto dalla minoranza per chiedere come l’amministrazione si stesse muovendo per evitare i disagi che negli anni passato avevano costretto gli studenti di Ballabio a non poter salire sugli autobus per andare a scuola. Il sindaco ha risposto che con un intervento anticipato con la società Arriva, è stato possibile evitare i problemi degli scorsi anni.
L’opposizione ha confermato nella replica che “effettivamente quest’anno, fortunatamente, non ci sono stati disagi e che l’interrogazione voleva essere proprio uno strumento utile per fare in modo che ci fosse una soluzione definitiva, anche per i prossimi anni, perché il problema non si ripresenti più“.
Nel punto successivo è stata discussa la mozione di Ballabio Futura relativa all’acquisto della baita di Bongio con un debito. Lo schieramento di Tropenscovino ha spiegato: “Abbiamo voluto portare la discussione in Consiglio comunale, perché tutti i consiglieri potessero valutare insieme la soluzione migliore. La nostra mozione non riguardava una posizione favorevole o contraria all’acquisto, ma dei punti fermi per la negoziazione con il privato. In particolare, con questa mozione chiedevamo al sindaco che si impegnasse:
-All’acquisto della sola Baita di Bongio e non anche al terreno circostante.
-Un accordo scritto tra l’attuale proprietà ed il Cai Ballabio, che riconosca tra le parti, un eventuale conguaglio per l’uso della baita da un lato ed i lavori di recupero/manutenzione dall’alto,
-Che la documentazione catastale sia in regola,
-Che sia prodotto un documento tecnico che stabilisca i lavori necessari per l’abitabilità della baita in funzione dell’uso previsto futuro,
-Che vengano valutate le opzioni affinché il Comune non rimanga il proprietario del bene e nel caso in cui il Comune dovesse rimanere proprietario si preveda una stesura di un regolamento per assegnazione e gestione del bene”.
Su queste richieste ha risposto il sindaco, esprimendo contrarietà alla mozione: per Bussola, non è possibile acquistare solo la Baita, il Comune non può farsi carico di verificare accordi che sono intercorsi tra CAI e proprietari; per quanto riguarda i lavori per l’abitabilità, ad oggi non si è ancora prevista la futura funzione del bene che il Comune potrebbe acquistare, che la maggioranza in caso di acquisto vuole che la proprietà rimanga al Comune come bene per assegnarlo in futuro alla gestione di più associazioni. Per Ballabio Futura rimane ancora tutto molto poco chiaro, anche se si è in una fase preliminare. “Rimane la preoccupazione sugli aspetti sottolineati con questa mozione e una questione di priorità: pensiamo che, se il Comune dovesse indebitarsi, lo dovrebbe fare in base alle esigenze prioritarie del paese e che se dovesse esserci l’eventuale acquisto della Baita, sia preceduto da passaggi chiari sul futuro del bene, della gestione, dei costi e del funzionamento“.
Con il penultimo punto si è trattata la revisione del regolamento delle borse di studio, dove la giunta ha voluto togliere dai criteri di assegnazione delle borse il criterio del reddito, mantenendo il solo criterio del merito. La minoranza ha sottolineato che fu la stessa maggioranza, nel 2015, ad introdurre il criterio reddituale, che il gruppo condivide: “Abbiamo votato contrariamente in quanto pensiamo che, oltre l’apprezzamento per l’aumento delle borse da 3900 euro a 5000 euro, le istituzioni dovrebbero promuovere strumento di sostegno al diritto allo studio. Con questa modifica – proseguono – si aumentano gli ostacoli e si pensa all’istruzione come una competizione dove viene premiato solo il più bravo in termini numerici, escludendo anche tutti coloro i quali, avendo bisogni educativi speciali certificati, non raggiungeranno, malgrado il molto impegno, i livelli di chi è più avvantaggiato. Crediamo che il Comune possa fare di più per sostenere il diritto allo studio, oltre che premiare esclusivamente il merito“.
L’ultimo punto riguardava il piano per il diritto allo studio e ha visto il voto favorevole della minoranza. Sono diverse le voci del piano, in particolare quelle relative al sostegno dei progetti richiesti dalla scuola dell’infanzia ed elementare, e inoltre opere di tinteggiatura delle aule, in parte già avvenute ed è stata programmata la riqualificazione energetica della primaria “Fantasia” nei prossimi anni. È stato rinnovato l’impegno per il doposcuola di elementari e medie, il sostegno economico per l’acquisto dei libri per gli studenti al primo anno di scuola media. “Per noi – spiega Ballabio Futura – il Piano di diritto allo studio è uno strumento importante per sostenere famiglie e studenti di Ballabio nel percorso scolastico, consideriamo importante che l’amministrazione possa continuare ad investire in un campo fondamentale come l’istruzione. Complessivamente il piano ammonta a 450.000 euro. Infine abbiamo chiesto che il costo dello scuolabus, differenziato in base alla zona in cui si abita, venga invece equiparato per tutti“.