Secondo quanto riportato dalle dichiarazioni di Marie Wright, “scienziata del cibo”, il comfort food ha la capacità di influire sul nostro umore. Ciò che mangiamo, ad esempio, può farci tornare alla mente dei ricordi positivi, legati magari alla famiglia o agli amici. Utile e benefico, quindi, soprattutto per quelle persone che per un motivo o per un altro in quel momento sono o si sentono sole. Wright lo afferma chiaramente, dicendo che nei momenti difficili, quando non possiamo ricevere nessun tipo di supporto diretto e dal punto di vista fisico, cerchiamo un po’ di consolazione in una coppa di gelato o in alimenti come il cioccolato. Potremmo definire il comfort food come una vera e propria consolazione per l’anima.
Quali sono gli alimenti del comfort food preferiti dagli italiani
Il comfort food, pur variando enormemente da una cultura all’altra, condivide una caratteristica universale: è infatti profondamente radicato nelle tradizioni culinarie e nelle memorie emotive di chi lo consuma. Per quanto concerne noi italiani, i piatti preferiti in questo senso sono perlopiù quelli salati, anche se in questa classifica si posizionano anche alimenti come i biscotti, amatissimi e disponibili in varie forme, gusti e farciture.
Prendendo come riferimento i consumi dell’ultimo anno, nella top ten sotto questo punto di vista ritroviamo pietanze come la pizza, il cioccolato, le patatine e i pop corn, tutti sul podio. Subito al di fuori di quest’ultimo, quindi al quarto posto, ritroviamo le merendine e i biscotti, che si posizionano anche di fronte al gelato. In sesta posizione c’è l’hamburger, mentre gli snack salati occupano la settima. Negli ultimi tre posti della top ten, invece, ritroviamo le torte, la pasta e i cibi fritti.
La presenza del comfort food nella dieta
Molto spesso si commette l’errore di credere che il comfort food e la dieta non possano andare di pari passo. Se si sta effettuando una dieta, infatti, si presuppone il fatto che non si debba uscire fuori dai pasti con ulteriori snack. La verità, invece, è che non tutti gli snack devono essere per forza deleteri. Anzi, uno spuntino a metà mattinata ed uno a metà pomeriggio regolano meglio l’assunzione del cibo e non creano alcun problema all’organismo. Ovviamente bisogna tenere conto di ciò che mangiamo e delle quantità, perché molto spesso ci si rifugia erroneamente nel junk food, definito anche cibo “spazzatura”, tra cui rientrano prodotti industriali e pieni di zuccheri.
Tornando al comfort food, questo assume un ruolo fondamentale, ad esempio, anche in ufficio, quando per fuggire momentaneamente dallo stress di una giornata lavorativa ci rifugiamo negli snack delle macchinette, i quali, stimolando il gusto, ci riportano agganciati alla realtà. Anche qui bisogna prestare attenzione, però, a non cadere nella trappola dell’alimentazione compulsiva, nota anche come binge eating, che consiste nell’assunzione di molti, troppi alimenti per compensare lo stress e l’umore tutt’altro che alle stelle.
In merito a questo si discute tantissimo anche sulle barrette proteiche, che vedono nella categoria delle barrette realizzate con alimenti il più possibile naturali quella migliore. Ovviamente, quasi inutile aggiungere che non andrebbe consumata più di una barretta proteica al giorno, che equivale a circa 150 calorie per porzione.