QUANDO IL BUON VIVERE PASSA PER LA “C.” DI CANE: LA TRISTE STORIA DI UN CESTINO

BALLABIO – Se pensate che questo sia l’ennesimo articolo sulla maleducazione della gente, ricredetevi. Qui si parla proprio del contrario. Di persone beneducate e di istituzioni che zoppicano. Accade nel quartierino ‘alto’ di Ballabio, Roncaiolo, dove vi è una interessante e spontanea esperienza sociale. Pur essendo un po’ dispersivo nell’area montana ancora caratterizzata dal verde in cui si trova, il rione possiede un forte senso di comunità, certamente grazie a qualche residente, ma a cui tutti gli altri si adeguano con naturalità.

Non s’immagini un “siamo tutti amici e ci conosciamo uno ad uno”, perché non è così. E neppure una zona privilegiata. Qui ci si arriva anche perché i costi degli edifici sono contenuti. Ci sono le villette e pure condomini. Gli uni e gli altri stretti da una vigilanza di vicinato piuttosto sentita e attiva. Il bene comune è fortemente percepito e agito. Perfino nella gestione delle cacche dei cani.

Però con una cosa che può apparire come tradimento.

Ecco quanto è raccontato a BN e sui social: in via Corniola, fino alla settimana scorsa sopravviveva un grande contenitore di raccolta delle deiezioni di pelosetti. Una volta distribuiva pure i sacchetti gratuiti, ora comunque veniva gestito con un bel sacco interno, facile da prendere e chiudere per gli operatori incaricati a svuotarlo. Operazione non cadenzata, ma comunque alla bisogna.

Difatti in giro di cacche non se ne vedono, neppure nelle mini aiuole erbose. I marciapiede, come i lati strada, sono sempre puliti, perfino inoltrandosi verso i boschi.

Poi con l’arrivo dei mesi vacanzieri, molte seconde case della zona si sono risvegliate e la presenza di animali domestici è aumentata. La zona comunque rimane pulita, solo che ora il cestino si riempie a grande velocità. Tutto sommato si tratta di un fatto positivo, a dimostrazione dell’educazione di chi vive e frequenta Roncaiolo.

Purtroppo però il cestino non viene per niente curato e a lungo, nonostante il passaggio quasi quotidiano a vario titolo dell’azienda preposta (di lunedì per l’indifferenziato e umido, e di giovedì di nuovo per l’umido). Perciò finisce per traboccare.

Sempre nella cura locale del bene comune, scatta la segnalazione al numero whatsapp predisposto dal Comune di Ballabio. Tempo due giorni e il cestino viene svuotato. Strano, però: il sacco interno non è stato predisposto. Una piccola avvisaglia del passo successivo.

Trascorrono ancora 48 ore et voilà che l’educazione dei cittadini viene ‘premiata’… Togliendo il cestino (sic!). Invece di dare una risposta funzionale, è questa la soluzione, che ovviamente lascia di stucco.

Nel frattempo una mano invisibile, nel pieno spirito di Roncaiolo, sbroglia la questione ponendo lì dove non c’è più nulla, se non una inutile e adesso paradossale struttura, un bel sacchetto di raccolta posato a terra.
E il senso comunitario ‘roncaioeu‘ si adegua, ponendoci dentro i sacchettini di raccolta della cacca.

Morale: Residenti vs Istituzioni 1-0.

Urge comunque che le istituzioni si adeguino allo spirito del quartiere, riprendendo il loro ruolo di esempio, guida e gestione della res publica.

Perché Roncaiolo se lo merita.

BN