BALLABIO – Non si fa attendere la replica di Giovanni Bruno Bussola al gruppo di opposizione Ballabio Futura, che aveva criticato la scelta del primo cittadino di non firmare la lettera rivolta al prefetto Sergio Pomponio sul fronte sicurezza. Il sindaco ballabiese, infatti, risulta uno degli unici tre borgomastri del lecchese a non aver aderito all’iniziativa condivisa da quasi tutti i colleghi.
“Veramente Ballabio Futura e Manuel Tropenscovino hanno il coraggio di attaccarmi su questa vicenda? La missiva al centro delle polemiche di questi giorni era una bozza di lettera sgrammaticata, senza alcun rispetto istituzionale, che sarebbe dovuta rimanere riservata e che diversi sindaci volevano sottoporre privatamente al signor Prefetto per porre l’attenzione sul tema sicurezza. Tematica che, come tutti sanno, sta particolarmente a cuore al sottoscritto e all’Amministrazione Comunale di Ballabio, i fatti parlano da soli e contano più delle parole” spiega Bussola.
“Tuttavia non ho ritenuto opportuno sottoscriverla semplicemente perché non ne condividevo forma, toni ed alcuni contenuti. È evidente a tutti quanti, tranne a Ballabio Futura, che siamo di fronte ad un cortocircuito istituzionale per il quale il Comune di Ballabio non ha alcuna responsabilità. Non si capisce come faccia Manuel Tropenscovino, segretario provinciale del PD, a non capire l’importanza dei ruoli istituzionali e del rispetto nei confronti della Prefettura… la politica è una cosa seria sono finiti i tempi dell’autogestione scolastica” conclude con forza il sindaco di Ballabio.
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