LECCO – Dal punto di vista meteorologico stiamo vivendo un momento storico davvero particolare: dopo un anno di siccità e un anno “normale”, ora le piogge costanti non lasciano spazio all’estate… ma come mai? Il cambiamento climatico non dovrebbe causare caldo e siccità? In realtà la risposta si trova proprio all’interno del cambiamento climatico stesso, che ha dato origine ad una nuova epoca di «anormalità climatica permanente»: le temperature sempre più elevate hanno modificato il ciclo dell’acqua causando un aumento di frequenza ed intensità delle piogge (fonte: Italy for Climate, Acqua e clima – Special Report 2023, luglio 2023).
Questa potrebbe sembrare una notizia positiva per i gestori del Servizio Idrico Integrato che si trovano, però, a far fronte a situazioni di emergenza e a nuove sfide come gli allagamenti, a cui tutti assistiamo in caso di piogge molto intense, e gli sversamenti, cioè le perdite delle reti fognarie. A questo si aggiunge, inoltre, la difficoltà di trattenere la risorsa idrica e conservarla per sfruttarla nei momenti di siccità. Per misurare e monitorare l’andamento delle prestazioni dei Gestori idrici su queste problematiche è possibile utilizzare l’indicatore M4 di ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
Questo indicatore riguarda la gestione della fognatura e, in particolare, è composto dai sotto indicatori M4a, relativo agli allagamenti e sversamenti della fognatura (numero di eventi per 100 km di rete) e M4b e M4c, legati agli scaricatori di piena non adeguati e non controllati (percentuale sul totale gestito). Negli ultimi 3 anni l’indicatore M4 di Lario Reti Holding ha visto un forte miglioramento, soprattutto grazie al passaggio del sotto indicatore relativo agli allagamenti da 14,54 nel 2021 (circa 260 episodi/anno) a 4,44 (meno di 80 episodi/anno).
Nel 2023, Lario Reti Holding ha utilizzato il 15% del totale degli investimenti, cioè 5,6 milioni di euro, per migliorare il proprio rendimento circa il macro-indicatore M4, al fine di efficientare il sistema fognario e far fronte a queste situazioni di emergenza. Gli interventi hanno riguardato principalmente la riqualificazione delle reti, la separazione della rete fognaria e la risoluzione di sversamenti e allagamenti. Nel 2024, invece, sono previsti investimenti notevolmente maggiori per questo macro-indicatore, in cui si prevedono 8,2 milioni di euro di spesa, pari al 23% del totale.
Questi investimenti si traducono in numerosissimi lavori nei Comuni di tutta la provincia di Lecco, necessari a migliorare le condizioni delle infrastrutture per far fronte alle piogge estreme.
I più importanti interventi di efficientamento della rete di fognatura conclusi negli anni 2023 e 2024 sono stati:
Barzanò (1,8 milioni di euro), Osnago (750.000), Calolziocorte (469.000 euro), Calco (230.000 euro). In questi quattro comuni si è reso necessario intervenire con la separazione della rete fognaria. Questo è avvenuto tramite la realizzazione di nuove condotte di fognatura nera e la conversione delle condotte per acque miste esistenti a rete fognaria di smaltimento delle sole acque di origine meteorica, per facilitarne lo smaltimento ed evitare sversamenti e cedimenti.
Tra i lavori ancora in corso rientrano, invece:
Oggiono, Annone di Brianza e Galbiate (2 milioni di euro). A ottobre 2023 è iniziato il grande progetto rinnovamento del preesistente collettore intercomunale che raccoglie i reflui di Oggiono, Annone di Brianza e Galbiate e li porta al depuratore di Valmadrera.
L’obiettivo di questo intervento è quello di evitare l’allagamento della vicina SS36, fenomeno che si manifesta frequentemente durante gli eventi metereologici mediamente intensi. I lavori dovrebbero terminare a luglio 2024 e prevedono la sostituzione di circa 1.300 metri di tubazione.
Margno (2 milioni di euro). Iniziato ad aprile 2024, questo intervento consiste nel deviare tutto il primo tratto del collettore fognario, che attualmente è di difficile accesso, su strada pubblica, per facilitarne la manutenzione. La fine dei lavori è prevista a maggio 2025.
Oliveto Lario (2,1 milioni di euro). Anche in questo comune sono in corso le opere di separazione della rete di fognatura nella frazione di Onno. Una volta terminati i lavori, le acque meteoriche – cioè, quelle piovane raccolte dai tetti e dalla tombinatura stradale – saranno smaltite in loco, verso il Lago, mentre le acque reflue provenienti dall’abitato saranno convogliate, tramite il nuovo collettore sublacuale, all’impianto di depurazione di Valmadrera. I lavori, iniziati a gennaio 2024, si concluderanno a febbraio 2025.
Civate (1,6 milioni di euro). In programma per settembre le opere di separazione della rete fognaria, il termine è previsto nel 2025.
Paderno d’Adda (800.000 euro). Sono iniziati a maggio 2024 i lavori di separazione della rete di fognatura, con conclusione prevista a dicembre.
Mandello del Lario (760.000 euro). A giugno 2023 sono iniziate le opere in via San Martino per la risoluzione di allagamenti e sversamenti attraverso la separazione della fognatura. La fine dei lavori è prevista per giugno 2024.