BALLABIO – Dopo l’operazione della scorsa primavera alla spalla un po’ “ballerina”, che ora sembra far giudizio, finalmente ecco una grande gioia per la 27enne atleta di Ballabio Roberta Melesi, giunta sesta nel recente Supergigante di Coppa del Mondo ad Altenmarkt in Austria. Il suo miglior piazzamento di sempre nella competizione, lasciandosi alle spalle gente del calibro di Sofia Goggia e Federica Brignone. Lei tuttavia, al solito ragazza tosta e caratterialmente molto forte, preferisce badare al sodo.
Ecco le sue prime considerazioni:
“Questo sesto posto deve essere la base di partenza ora devo dare continuità al mio percorso, insomma diciamo che ho posato il primo mattoncino”.
Tuttavia aver messo le punte degli sci davanti a gente dello spessore di Brignone e Goggia è davvero tanta roba…
“Certo, sono contenta di essere arrivata davanti a tali campionesse; però non conta chi batti l’importante ritengo sia precedere più atlete possibili al di là dei nomi. Anzi da Federica e Sofia ho solo da imparare, negli allenamenti ho ricevuto dei buoni consigli- cercando di rubare i trucchi del mestiere a due ragazze che non hanno nulla da inviare a nessuno”.
Un pizzico di rabbia per aver mancato la vittoria di soli 39 centesimi, un piccolo errore in meno e da gara eccellente avrebbe potuto trasformarsi in un trionfo, dispiaciuta?
“Si. ho sciato davvero bene e magari con un errore in meno la classifica avrebbe potuto essere più interessante, però ribadisco sono felicissima di come è andata quando ho tagliato il traguardo, credo si sia notato ero ebbra di felicità una grandissima soddisfazione dopo le sofferenze del passato, causate dai vari infortuni a cui ho dovuto tener conto”.
Nel 2026 le Olimpiadi di Milano-Cortina, davanti al pubblico di casa un onore. Appuntamento da non mancare.
“Normale vivere un evento così importante in casa sarebbe tanta roba, vedo però ancora molto lontana quella data, come sapete io voglio vivere l’oggi giorno dopo giorno, senza fare programmi a lungo termine”.
Inutile quindi chiedere gli obiettivi per questo 2024?
“Esatto, o meglio come detto l’augurio è di trovare una certa continuità di rendimento. Non deve essere un episodio isolato e per riuscire serve tanta costanza in allenamento, bisogna sacrificarsi lavorando duro nella speranza di essere ripagati in gara”.
Gli addetti ai lavori dicono un gran bene di te, anche l’ex discesista Merighetti in telecronaca ha affermato che hai due piedi educati; insomma potenzialmente una sciatrice di vertice..
“Beh fa sempre piacere che parlino bene di te, spero solo di non deludere le attese anche perché sarei io la prima, ad essere arrabbiata con me stessa”.
Tra i successi di spessore l’oro agli italiani in combinata nel 2022, l’argento in gigante nello stesso anno e i due bronzi vinti sempre ai tricolori in Superg nel 2021 e in gigante ancora l’anno seguente e il secondo posto nella generale di coppa Europa nel 2019: scenario che ti soddisfa?
“Detto che bisogna sempre guardare al presente vado fiera di questi risultati adesso però la mente è rivolta ai prossimi impegni. Lo ripeto voglio mantenere una certa continuità e senza fare previsioni dico che la speranza, è quella di vedere il mio nome al vertice anche in futuro, se ci riuscirò solo il tempo lo potrà dire”.
Uscendo dall’ambito sportivo, alcune curiosità i tuoi numeri preferiti?
“Non esiste un vero motivo, ma sono il 18 e il 29”.
E gli hobby?
“Assolutamente viaggiare, perché conosci posti e culture diverse”.
Continuiamo con leggerezza; i tuoi piatti preferiti?
“Non ce n’è uno in particolare, anche perché sono una buona forchetta. Se vogliamo per quanto riguarda i dolci, preferisco il tortino al cioccolato”.
Preparato rigorosamente da te, visto che ti diletti in cucina…
“Vero: amo stare dietro i fornelli, certo una passione che posso coltivare di rado considerando che siamo sempre impegnati con lo sci”.
E sabato in pista nel Gigante di Jasna con quali propositi?
Scontato, di fare il meglio possibile dando sempre il 100% di me stessa, al cancelletto si va sempre con tanti buoni propositi – vedremo come andrà a finire”.
Alessandro Montanelli