BALLABIO – Un evento interessante che avrebbe meritato una maggiore presenza di pubblico quello organizzato sabato dal Cai Ballabio con la discesa dal campanile della chiesa parrocchiale di San Lorenzo. Una memoria importante del ballabiese Casimiro Ferrari che 50 anni fa, il 13 gennaio del 1974, assieme a Mario Conti, Daniele Chiappa e Pino Negri raggiunse la cima del Cerro Torre in Patagonia, dopo aver compiuto la prima ascensione decisa dell’emozionante parete ovest fino ad allora inviolata. A ricordare il momento gli alpinisti Lorenzo Crimella di Ballabio e Silvano Arrigoni dei Ragni di Lecco.
Il pubblico con il naso all’insù, dopo la messa in memoria di Ferrari concelebrata dal parroco don Benvenuto Riva e dal vicario episcopale Gianni Cesena – a sorpresa presente alla funzione delle 18 – ha visto la rapida discesa dei due alpinisti in corda doppia lungo una via illuminata da apposite lampadine. Gradito il rinfresco in oratorio San Giovanni Bosco a base di panettone, pandoro, thè e vin brulè.
Per l’occasione è stata allestita una mostra fotografica gentilmente concessa dalla figlia Laura Ferrari che è normalmente presente nel suo esercizio ai Piani dei Resinelli.