BALLABIO – Per questo Natale, l’Unità Pastorale di Ballabio ha fatto arrivare la Luce della Pace in paese. Nella Chiesa della Natività a Betlemme c’è una lampada a olio che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall’olio donato a turno da tutte le nazioni cristiane della terra. È la luce della Pace, la luce di Betlemme, un semplice segno che unisce attorno al mistero del Natale migliaia di persone. Quest’anno, più che mai, la Luce della Pace è un forte simbolo del desiderio di pace, e può dare speranza e fiducia a tante persone. Solitamente la luce veniva accesa direttamente nella grotta di Betlemme da una delegazione partita appositamente dall’Austria e poi portata in tutta Europa; quest’anno nessuno è potuto entrare in Israele e tanto meno a Betlemme, che è in Cisgiordania, in zona di guerra; per questo motivo la Luce è stata accesa a Betlemme, portata ad Amman (in Giordania) a causa delle restrizioni ai voli a Tel Aviv, e poi trasportata in aereo in Austria – dove è stata presa in consegna dal ”Bambino della Luce della Pace”.
Michael Putz, 10 anni, scout, ha acceso a Linz la lampada italiana che è stata consegnata alla delegazione italiana durante la cerimonia internazionale.
A Ballabio la lampada è accesa nella parrocchiale di San Lorenzo e in quella della Beata Vergine Assunta. Dal 18 al 23 dicembre i ragazzi delle medie e adolescenti dell’oratorio passeranno per le case a portare i lumini da accendere la notte di Natale. Quest’anno, simbolicamente, porteranno la luce della pace a tutte le famiglie per dare un segno di pace e di speranza.
RedRel