DON BENVENUTO COMMENTA LE LETTURE DELLA SESTA DOMENICA DI AVVENTO

L’angelo Gabriele, quando ha incontrato Maria, le ha rivolto anzitutto una parola di gioia: “Rallegrati!”. Questo è l’inizio di tutta la storia ma è anche la sua fine. Abbiamo ascoltato tante parole ma al centro di tutte le parole ci sta proprio la gioia. Anche Gesù, verso il termine della sua vita terrena, ha detto ai suoi discepoli: “Vi ho detto tutte queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena!”. È una storia di gioia perché è una storia di salvezza.

Siamo salvi, siamo vivi: per questo dobbiamo essere contenti.E il rischio di essere inghiottiti dalle forze del male e quindi di perderci, per noi che siamo ancora in cammino su questa terra, è sempre alto. Ma se anche ci difendessimo dal male e fossimo operatori di bene a che cosa servirebbe, dal momento che prima o poi si deve morire tutti? Invece no, siamo salvi perché seguiamo una parola che ci ha annunciato che siamo figli di un padre che ci ha chiamati alla vita e vuole che viviamo per sempre. Questo ce lo ha detto Gesù, figlio di Maria di Nazareth. Ecco perché, come Maria invitata dall’angelo, ci rallegriamo, siamo contenti: perché siamo salvi e il pericolo è ormai alle spalle, siamo contenti perché siamo vivi! E vivi per sempre!

Anche quando questo nostro corpo cesserà di funzionare come sta funzionando adesso intanto che respiriamo: continueremo a vivere, come familiari di Dio, come fratelli e sorelle nella stessa famiglia di Dio!Ma tutto questo è vero o è un sogno? O forse solo un desiderio? Perché, guardandoci attorno, facciamo delle scoperte molto amare e brutte. La vita non è poi così bella come ci si vuole far credere! Ciascuno di noi deve porsi la domanda: ma io mi sento un salvato? E dunque un privilegiato! È normale che una persona che si senta privilegiata o fortunata si senta felice! Oggi si usa dire di una persona che è stata baciata dalla fortuna solo perché ha vinto al gioco la somma di 85 milioni di Euro! Sono in tanti a pensare che quella persona sia diventata improvvisamente felice perché ha risolto tutti i suoi problemi economici, mentre chi è assillato da tanti problemi economici e di lavoro non riesce a essere felice! Cerchiamo di allontanarci da questo modo di pensare che è falso e superficiale.Tutta la vita è un grandissimo problema e lo è per tutti.

Anzi a pensarci bene spesso appare un insieme di assurdità, di ingiustizie, di contraddizioni. Si arriva al punto che tanti sono stanchi di vivere e alcuni arrivano a togliersi la vita. Ma tutte queste domande e queste sensazioni di noia e di stanchezza devono farci nascere la domanda: c’è qualcuno che può aiutarmi? Anzi di più: c’è qualcuno che può salvarmi?Oggi noi cristiani abbiamo il coraggio di dire ad alta voce: SÌ, c’è, sicuramente! E per salvarci veramente deve essere grande, forte, sapiente, divino. È colui del quale l’angelo dice a Maria: Sarà grande e verrà chiamato figlio dell’Altissimo, regnerà per sempre, nascerà da te e sarà chiamato Figlio di Dio!Quando uno vive un grave pericolo ma poi sente che si avvicina qualcuno che lo sta per salvare, sente rinascere la speranza, anzi, sente la gioia di essere salvato! Questa gioia deve essere la gioia di tutti noi che riconosciamo nel bambino nato da Maria il Figlio di Dio che è venuto a salvarci!

Questa è la FEDE: nient’altro!Forse l’abbiamo rivestita di tante altre cose, come preghiere da dire, come pratiche religiose e tradizioni culturali. Ma la fede è un’altra cosa: è rendersi conto con una grandissima gioia che io avrei potuto morire e invece sono vivo, che avrei potuto essere un disperso e invece ho una casa, avrei potuto essere un nessuno e di nessuno e invece sono amato e sono chiamato ad amare perché sono figlio e figlia, sono fratello e sorella. E tutto questo grazie a una sola persona: GESÙ figlio di Dio eterno, che per salvarmi è voluto nascere da una giovane donna di Nazareth di Galilea! Se vivo veramente questa gioia di essere salvato dal figlio di Dio nato da Maria, gli altri se ne accorgono. È inevitabile perché la gioia è contagiosa.

Ed è facile chiedere a una persona contenta: cosa ti è successo? Come mai sei così contenta oggi? E se la causa della nostra gioia è Gesù figlio di Dio, oggi cogliamo l’occasione di invocare e ringraziare anche Maria che con il suo SÌ ha fatto in modo che lui entrasse nel nostro mondo!


Don Benvenuto Riva

Parroco di Ballabio e Morterone

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