BALLABIO – “Voglio riportarvi un pensiero (già in passato esternato) del Consiglio CAI di Ballabio – scrive ai media Marco Anemoli -; un gruppo che sono fiero di rappresentare, composto da persone che danno molto del loro tempo libero in favore della Comunità. Un gruppo che vede minato il suo lavoro da un sedicente gruppo Alpinisti Anarchici che nel suo anonimato si permette di insultare e danneggiare senza accogliere l’invito di un confronto pacifico e di persona”.
“Vorremmo informare e portare a conoscenza di tutti di quanto sta accadendo in seguito alla chiusura del Bivacco Locatelli sulla vetta del Monte Due Mani. Premettiamo che la chiusura è stata determinata da condizioni igienico sanitarie critiche (escrementi di animali, immondizia e degrado ovunque) e da problemi strutturali ormai evidenti e non dal piacere o dal godimento da parte del presidente e del consiglio in carica”.
Come sono andate le cose?
“Ripercorrendo un po’ i fatti, ritorniamo al 17 ottobre quando ci viene comunicato che qualcuno ha cercato di forzare a sassate la serratura e sul bivacco, oltre che sui cartelli segnaletici posti sul sentiero, erano stati scritti degli insulti indirizzati alla Sottosezione CAI Ballabio a firma di un fantomatico gruppo di “Alpinisti Anarchici”. Passano i giorni e il 6 novembre ci arriva un’altra segnalazione di scritte sul bivacco (sempre ad opera della stessa mano) con probabile intrusione all’interno della struttura attraverso uno degli oblò di aerazione.
17 novembre, stessa scena già vista, scritte su uno degli oblò e un adesivo apposto dall’interno.
21 novembre, fatto che riteniamo abbastanza grave, ci viene recapitato in sede un biglietto di auguri natalizio compilato “sapientemente” in modo da non poter riconoscere la calligrafia il quale riportava la seguente scritta: “Avete aperto il bivacco IDIOTI?” firmato: Alpinisti Anarchici!
Successivamente a questo biglietto il bivacco è stato ritrovato aperto e con la serratura smontata dall’interno“.
E adesso?
“Detto ciò, come consiglio della Sottosezione CAI Ballabio non sappiamo a che gioco si voglia giocare ma ce ne tiriamo subito fuori! Denunceremo presso le forze dell’ordine e i vari organi competenti tutti i fatti riportati. Per rispetto di chi in passato ha voluto e realizzato il bivacco, per il momento lo lasceremo aperto al pubblico ma declinando ogni responsabilità per ciò che possa succedere al suo interno o che possa essere conseguenza delle condizioni igieniche attuali. Se questo “gioco” dovesse continuare potremmo giungere alla decisione irrevocabile di rimuovere completamente la struttura come annunciato in passato.
Aggiungiamo inoltre che ci eravamo attivati alla progettazione di un nuovo bivacco e alla ricerca dei fondi necessari per la sua attuazione, ma sconfortati e delusi da quello che è accaduto abbiamo abbandonato il progetto e abbiamo deciso di non effettuare alcun intervento sulla struttura finché non ci accorgeremo che la mentalità degli attuali frequentatori della montagna non effettuerà una netto cambio di rotta”.