CHIUSURE LECCO-BALLABIO. SEMAFORI D’EMERGENZA SULLA ‘VECCHIA’? LA VALLE HA FRETTA, IL CAPOLUOGO TENTENNA

BALLABIO – All’indomani dell’ennesima chiusura della SS36 Dir, la “nuova Lecco-Ballabio”, la redazione di BN ha intervistato il primo cittadino di Ballabio Giovanni Bruno Bussola e, nonostante i toni concilianti, è evidente lo scontro tra la posizione valsassinese e quella meno emergenziale del Comune di Lecco.

Sindaco, in primavera aveva preso una posizione netta in merito alla necessità di un protocollo per la gestione delle chiusure della Lecco-Ballabio: a che punto siamo? Da settembre ad oggi si sono tenuti diversi incontri presso la Provincia di Lecco tra riunioni e tavoli tecnici. Mi sono fatto portatore di un’esigenza reale e quanto mai avvertita dai ballabiesi ma non solo. Sono diversi, infatti, i sindaci valsassinesi della stessa opinione che mi hanno chiesto di far valere le nostre ragioni. Ringrazio il vice presidente Mattia Micheli che, fin da subito, ha preso in seria considerazione le mie richieste aiutandomi nel perseguire un protocollo d’intesa a tutela delle esigenze degli automobilisti.

In sintesi quali sono state le sue proposte?
Innanzitutto ho chiesto che Anas si impegnasse ad effettuare lavori di manutenzione ordinaria della Lecco-Ballabio programmandoli solo nelle ore notturne, in modo da limitare al minimo i disagi. In caso di chiusure diurne del tunnel, per incidenti stradali o altre motivazioni, chiedevo invece che si attivasse un servizio di movieri a Laorca, in modo da evitare che i camion potessero “incastrarsi” tra Laorca e Malavedo.

Qual è stata la risposta da parte degli altri enti interessati?
Con la Provincia di Lecco c’è stata, fin da subito, piena sintonia soprattutto sul principio che i lavori di manutenzione ordinaria dovessero essere svolti in orario notturno. Anche i tecnici di Anas hanno, sostanzialmente, dato la loro disponibilità in merito evidenziando tuttavia perplessità sull’uso dei movieri. Una soluzione alternativa, condivisa da Anas, è stata invece quella di installare nel rione lecchese dei semafori ad hoc, attivabili da remoto in caso di emergenza. Anche in merito alle risorse necessarie per l’investimento sembrerebbe esserci una disponibilità di massima.

Quindi cosa manca perché si possa arrivare ad un accordo definitivo?
Al momento manca solo il placet dei tecnici del Comune di Lecco che si sono riservati di effettuare delle valutazioni sull’impatto viabilistico dell’infrastruttura semaforica. Spero che ciò avvenga quanto prima perché ogni giorno perso per motivi burocratici significa possibili disagi per i ballabiesi e per tutti gli automobilisti che dalla Valsassina si muovono verso il capoluogo.