Apprendiamo la notizia che, a partire dal mese di maggio, saranno istituiti ai Piani Resinelli i parcheggi a pagamento su tutta l’area del piazzale Daniele Chiappa, più i parcheggi di via Escursionisti. Lo apprendiamo direttamente dalla polizia locale, che ha tappezzato l’area interessata con cartelli che vietano il posteggio nei giorni 18, 19 e 20 aprile. E lo apprendiamo in questo modo perché, secondo un modus operandi ormai collaudato da parte delle istituzioni, le scelte vengono prese dall’alto senza il minimo coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine, e senza fornire adeguata comunicazione preventiva a chi su queste montagne vive e lavora quotidianamente.
Con questa lettera in veste di comunità residente fatta di cittadini e cittadine, esercenti e operatori, proprietari di seconde case, ci rivolgiamo direttamente alle istituzioni che si spartiscono il governo e la gestione del territorio per prendere una posizione netta contro un’ennesima scelta fatta senza ascoltare il parere dei cittadini e delle cittadine.
I parcheggi a pagamento non sono una risposta al problema della mobilità che rende sempre più difficile gli spostamenti da e per i Piani Resinelli. Al contrario, la loro introduzione renderà ancora più caotica la gestione dei flussi di turisti in arrivo, generando un corto circuito tra turisti di passaggio, comunità residente e esercenti/operatori. Come sa bene chi vive e lavora su queste montagne, sono infatti gli operatori e gli esercenti ad occuparsi della governance del territorio, a causa del cronico assenteismo da parte delle istituzioni e della polizia locale. Chi si occuperà di rimuovere le auto posteggiate abusivamente sui sentieri e nei giardini privati, intasando il traffico interno alla località e rendendo impossibili gli spostamenti? Qual è il costo orario previsto per questi posteggi a pagamento? Per quali mesi dell’anno? Quanto saranno costretti a pagare i proprietari di seconde case e gli operatori o esercenti non residenti (compresi tutti i loro dipendenti)? Quale tipo di turismo vogliamo incoraggiare?
Dal momento che sul territorio mancano i servizi essenziali, che l’unica strada carrabile è in stato fatiscente, che molte case sono sprovviste di acqua, che tutte le infrastrutture sono in stato di abbandono, che sul territorio si trovano ancora edifici diroccati e pericolanti lasciati totalmente incustoditi dalle amministrazioni che dovrebbero occuparsene, chiediamo trasparenza di bilancio per sapere: quanti soldi entrano ogni anno nelle casse dei Comuni dalle tasse che residenti e seconde case pagano per i Piani Resinelli? Quanti di questi soldi vengono investiti effettivamente per migliorare i servizi sul territorio (e in che misura nello specifico)? Come sarà distribuito l’incasso dei posteggi a pagamento? E in che modo sarà utilizzato quel denaro?
Oltre ai posteggi a pagamento, quali sono le misure che gli enti locali hanno pianificato per la gestione dei flussi turistici, risolvere il problema della mobilità e portare i servizi ad un livello accettabile?
Ci aspettiamo da questa lettera risposte chiare da parte delle istituzioni e un confronto diretto e concreto sulla prossima stagione in arrivo.
LA COMUNITÀ DEI PIANI RESINELLI: RESIDENTI,
ESERCENTI, PROPRIETARI DI SECONDE CASE