BALLABIO – Italo Thaler, portavoce di ‘Prima Ballabio’ e potenziale candidato alle imminenti elezioni amministrative, si scaglia contro l’ex sindaco Bussola lanciando un Appello alla serietà della campagna elettorale che parte riprendendo una dichiarazione di quest’ultimo – il quale lo chiama in causa a proposito di una partecipazione al voto che sarebbe solo a contrasto del progetto Barech, atteggiamento “ingiusto nei confronti dei cittadini” a detta del primo cittadino uscente.
“Ma non prendo lezioni – annota oggi lo stesso Thaler – da un ex sindaco che si ripresenta in una formula riciclata nel nome, nella forma ma non nella sostanza; ho gestito squadre e cantieri per le più grosse imprese in giro per tutta l’Italia. Rappresento un gruppo di cittadini ballabiesi nato “orgogliosamente” per la difesa del proprio territorio, al momento osservatori della campagna elettorale, ma comunque con in serbo un nutrito programma, compresa la causa del Barech per la cementificazione indiscriminata dell’ultima zona prativa di Ballabio”.
“Inaccettabile – aggiunge Thaler – che Bussola continui a raccontare che, senza costruire la grande fabbrica su questo territorio, la Combi Arialdo avrebbe delocalizzato. La Combi, in realtà, presentò già ai tempi del sindaco Consonni un progetto di ampliamento sulla vecchia sede che, senza bisogno di cementificare un pascolo, avrebbe evitato ogni presunta delocalizzazione. Poi, in campagna elettorale 2020, la Combi incontrò Bussola e venne lanciata la nuova scelta di costruire una fabbrica sul Barech, proposta che per ovvi motivi spaccò la sua maggioranza. Quanto all’orgoglio con cui si ripresenta Bussola, dopo aver dimostrato tutta la sua incapacità nel gestire e tenere insieme tutta la sua maggioranza sgretolatasi a causa della mancanza di trasparenza nel gestire proprio la causa Barech e lasciando per strada ben tre assessori su quattro più un capogruppo e portando sul territorio, per imporla, parlamentari, consiglieri regionali e provinciali e segretari di partito arrivati spudoratamente per far da passerella a chi si è trovato incapace di gestire una situazione per la quale i cittadini avevano anche chiesto un confronto pubblico, mai concesso. Tanto per far riferimento alle parole di Bussola nei miei riguardi “la causa Barech sarebbe un’ingiustizia nei confronti dei cittadini”.
“Provengo da una terra dove il territorio è culto, dove si concilia lavoro, industria e cittadini, ogni cosa a suo posto per il benessere di residenti e turisti e Ballabio non ha niente da invidiare. Anche in Valsassina hanno incominciato a capire il valore e il benessere che può portare il turismo in un paese montano che non deve diventare zona industriale di una periferia lecchese, ma godere e valorizzare il proprio habitat naturale”.
Prima Ballabio comunicherà a giorni il proprio percorso: “Se non sarà ufficializzato in una nuova lista – fa sapere il neonato gruppo politico -, il nostro appoggio andrà chiaramente a chi vorrà condividere con noi anche la nostra visione per Ballabio, di paese montano mirato ad un’attrazione turistica con tutte le iniziative che condivideremo e no ad altre cementificazioni industriali”.
RedPol