Grazie all’introduzione in Italia del mercato libero, i cittadini hanno l’opportunità di scegliere in completa autonomia le offerte luce che ritengono migliori per le loro esigenze di consumo.
La liberalizzazione di questo mercato ha permesso l’ingresso di nuovi fornitori che propongono offerte sempre più vantaggiose. Orientarsi tra questa moltitudine di promozioni, però, non è semplice: la prima cosa da fare, naturalmente, è guardare il prezzo proposto e, in più, bisogna tener conto dei propri consumi annui e della diversa distribuzione nelle varie fasce orarie.
Il vantaggio di alcune offerte contrattuali, dunque, dipende anche dalle proprie esigenze specifiche e occorre valutare diversi aspetti.
Il primo passo verso il risparmio è l’analisi dei propri consumi
Un elemento fondamentale da valutare quando si cerca l’offerta di energia elettrica più vantaggiosa è il consumo annuale di luce.
Per ottenere questo dato basta consultare l’ultima bolletta ricevuta. All’interno della sezione relativa ai dati della fornitura è possibile visualizzare la voce “Consumo Annuo” che viene indicato in kWh.
Valutando con attenzione questa voce è possibile capire quali sono i margini di risparmio in base ai prezzi proposti dal contratto del nuovo fornitore. Cambiare e passare al mercato libero consente di ottenere un taglio dei costi che va dal 10% al 20% all’anno.
Per un maggiore risparmio occorre confrontare il prezzo delle tariffe
Il prezzo è l’elemento più importante da considerare quando si sceglie la tariffa di energia elettrica.
La strategia migliore, quindi, è confrontare le offerte energia elettrica avvalendosi di portali affidabili come Segugio.it, in cui sono presenti le promozioni più vantaggiose del mercato energetico.
È importante sottolineare, per una migliore valutazione, come il prezzo sia composto da una quota fissa, che viene definita dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), uguale per tutti i fornitori presenti sul mercato.
Bisogna distinguere i costi per la componente energetica (che quasi sempre sono espressi in euro per kWh), quelli per gli oneri di sistema e le imposte da pagare per il trasporto e la gestione del contatore elettrico.
Molto interessante è valutare i dati che riguardano il costo dell’energia elettrica tra il mercato libero e il servizio “Maggior Tutela”. Quest’ultimo offre delle tariffe che sono legate all’andamento del mercato, che vengono riviste ogni tre mesi.
Il mercato libero, invece, dà la possibilità ai diversi operatori di stabilire in maniera del tutto autonoma i prezzi e le tariffe.
Partendo da questo presupposto, analizziamo i dati riferiti al prezzo all’ingrosso (PUN) medio di febbraio 2023. Questo equivale a 0,16€/kWh, con un risparmio che si attesta circa all’8% rispetto al mese precedente. Si tratta del minimo storico da settembre del 2021.
La tariffa di Tutela, invece, resterà ancorata al prezzo di 0,41€/kWh e non potrà cambiare fino al termine di marzo 2023. Ciò significa che il costo, in questo caso, è del doppio per ogni kWh rispetto all’offerta proposta dal mercato libero. Da tali informazioni appare chiaro come la Tutela non sia conveniente e, in attesa dell’aggiornamento di aprile per il prossimo trimestre, attualmente è bloccata a un prezzo del tutto fuori scala.
Le tre categorie principali delle offerte luce
Quando si vuole sottoscrivere un nuovo contratto di energia elettrica, per risparmiare ulteriormente, si deve tener conto anche delle categorie di offerte presenti sul mercato. Le principali sono le seguenti:
- a prezzo fisso. In questo caso, il costo rimane bloccato per tutta la durata temporale del contratto e, comunque, per un minimo di un anno. Passati questi termini, il fornitore propone al cliente un nuovo prezzo che potrà, o meno, essere accettato;
- a prezzo indicizzato. Si tratta di una categoria che viene influenzata dalle modifiche subite dal mercato energetico. Queste sono le offerte più insidiose, in quanto potrebbero portare un risparmio in bolletta (quando il prezzo del mercato scende) o, al contrario, dei costi maggiori (nel caso di aumenti generali dell’energia);
- a soglia. In tale categoria rientrano le offerte a prezzo fisso che consentono di consumare una quantità prestabilita di energia elettrica entro un limite temporale. In caso si sfori il tetto massimo, sono previsti dei costi aggiuntivi in base ai kWh consumati. Ovviamente, non rientrare nei limiti stabiliti fa diventare l’offerta svantaggiosa.
Di solito, le promozioni più convenienti sono quelle che prevedono il blocco del prezzo, in quanto non subiscono modifiche in base all’andamento dei mercati energetici.
Come aumentare il risparmio in bolletta grazie al Bonus Luce e Gas: chi ci rientra e come richiederlo
I bonus sono degli strumenti molto utili per aiutare le famiglie in difficoltà economica a risparmiare sul costo delle bollette. Per fare in modo di affrontare la grave crisi, partita nel corso dello scorso anno, il governo ha stabilito un limite ISEE più alto per accedere a tali agevolazioni e ha rafforzato anche l’importo per il primo trimestre di quest’anno.
L’unione tra la riduzione del costo all’ingrosso dell’energia e la crescita degli importi del bonus offre alle famiglie la possibilità di fronteggiare le problematiche economiche e di superare questo trimestre usufruendo di un netto calo delle spese. Ovviamente, non bisogna trascurare l’attenzione verso il taglio dei consumi superflui.
Secondo i dati che ci fornisce ARERA, lo sconto in bolletta, per i mesi che vanno da gennaio a marzo, può arrivare anche a 776 euro. L’accesso ai bonus, poi, è stato ulteriormente facilitato: è necessario possedere un ISEE che non superi i 9.530 o i 20 mila euro (nel caso di nuclei famigliari con un minimo di 4 figli a carico).
Inoltre, è stato stabilito che possono accedere alle agevolazioni anche quelle famiglie che presentano un ISEE inferiore ai 15 mila euro, ottenendo una riduzione pari all’80%.
Per usufruire di tali sconti non occorre fare alcuna domanda, ma basterà aver richiesto l’attestazione ISEE. La riduzione avverrà in forma automatica direttamente in bolletta.