BALLABIO – Ormai in pieno svolgimento la campagna elettorale in vista del voto amministrativo del 14-15 maggio. Dopo i nostri recenti articoli, si “accende” il dibattito all’interno di quella che definiamo l’ala destra rispetto al gruppo fedele al sindaco uscente Bussola: le rivelazioni di BN a proposito della “copertura” della nuova formazione Prima Ballabio hanno suscitato la dichiarazione del portavoce Italo Thaler, con le sue precisazioni:
“Nessuno di noi ha in mente calcoli politici, nessuno vuole favorire questo o quel personaggio, ma intendiamo esprimerci liberamente su una questione che rischia di cambiare in peggio la qualità della vita nel paese e non vogliamo rinunciare al diritto di intervenire su temi che il confronto democratico dovrebbe garantire, senza per questo meritarci delle etichette. Quanto ai nostri rapporti con Territorio e Identità, siamo grati a chiunque ci abbia sostenuto in questa battaglia, a cominciare dai rappresentanti in Giunta e in Consiglio Comunale che non hanno avuto tentennamenti nella loro coerenza, sino a giocarsi le loro cariche e le loro prebende. Abbiamo apprezzato queste persone per il loro comportamento, ma oggi la palla passa ai cittadini che a vario titolo si oppongono a una scelta sbagliata e, più in generale, a un modo di amministrare che non fa il bene del paese. Vorremmo, quindi, che il confronto si incentrasse sui temi concreti più che sulle persone”.
Il tema di cui sopra è come noto la vicenda del ‘Barech‘. E pur “svicolando” sulla questione delle persone (fondamentale, ne converrà lo stesso Thaler, in una campagna elettorale), si conferma come il neonato gruppo politico stia preparando la sua partecipazione alle urne di maggio. Tra le righe, anche quanto suggerito ieri dal nostro giornale, con la “gratitudine” in particolare “ai rappresentanti in Giunta e in Consiglio Comunale che non hanno avuto tentennamenti nella loro coerenza, sino a giocarsi le loro cariche e le loro prebende”. Tradotto: l’appoggio ad Alessandra Consonni e i suoi fedelissimi, usciti da “Nuovo slancio” e all’origine della caduta della maggioranza di Giovanni Bruno Bussola.
Più chiaro di così…
RedPol