ROMA – 48 ore di sciopero per i benzinai di tutta Italia. Vani gli appelli del Governo, la serrata di protesta alla fine si farà e inizia alle 19 di oggi, martedì 24 gennaio, per concludersi alla stessa ora di giovedì 26 gennaio (così sulla rete ordinaria, in autostrada invece l’orario di riferimento sono le 22). Fermi anche i self service. “Il Governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di “trasparenza” e “zone d’ombra” solo per nascondere le proprie responsabilità ed inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che semplicemente non esistono – spiegano in una nota Faib, Fegica e Figisc/Anisa, le organizzazioni sindacali che hanno indetto la protesta e che rappresentano il 75% della categoria -. Ristabilire la verità dei fatti diviene quindi prioritario, per aprire finalmente il confronto di merito”.
Per chi avrà necessità di fare rifornimento potrebbero restare aperti gli impianti self gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere e sono garantiti i “servizi minimi essenziali“.
Allo sciopero replicano però le associazioni dei consumatori, che si schierano col Governo: “Alla luce delle ultime decisioni del Governo non esiste più alcun motivo per scioperare – spiega Assoutenti – perché il decreto trasparenza è stato modificato così come richiesto dai benzinai, con l’eliminazione dell’obbligo di esposizione del prezzo medio giornaliero e la riduzione delle sanzioni per i distributori disonesti”.