BALLABIO – Nel corso della assemblea pubblica di Ballabio Futura è venuta alla luce una circostanza di estrema gravità: l’esistenza di una diffida sull’operazione Barech indirizzata da un avvocato, per conto di un gruppo di cittadini, a tutti i membri del Consiglio comunale già nel mese di giugno e mai resa nota (Ballabio Futura dice “tenuta nascosta”) ai legittimi destinatari.
Si tratta della più smaccata, anche se forse non la più grave, mancanza di trasparenza sulla vicenda della costruzione di una fabbrica nel pascolo ballabiese, con le motivazioni mai comprovate di creare nuovi posti di lavoro e di evitare la delocalizzazione.
Ma il tempo è galantuomo. Quando 3 assessori su 4 più il capogruppo di maggioranza pretesero trasparenza su questa operazione milionaria vennero subissati da Bussola e dalla sua claque con una caterva di accuse da asilo Mariuccia, tipo quella che noi fossimo cattivi e invidiosi: ora, questa vergognosa circostanza dimostra quanto le nostre richieste fossero tutt’altro che pretestuose e quanto fosse necessario pretendere limpidezza nei comportamenti e nelle scelte.
Comportamenti e scelte, per contro, messi in atto da Bussola che già in campagna elettorale incontrava i rappresentanti dell’azienda interessata. Da quel momento si guastavano i rapporti interni alla maggioranza sino alla rottura con chiunque avesse sollevato perplessità e chiesto maggiore trasparenza, anche solo per responsabilità e funzione del mandato conferito.
Territorio e identità – Ballabio
LEGGI ANCHE
CASO BARECH, ECCO LA DIFFIDA LEGALE AL COMUNE DA PARTE DI NOVE RESIDENTI CONFINANTI