LA LETTERA: “UN SINDACO COERENTE NON CONFONDE L’APPARTENENZA AL PARTITO CON I PROPRI DOVERI”

…“Questi sono i fatti. L’assurdo è che ci siano alcuni ballabiesi che la pensano come me ma mi dicono che temono di esporsi a insulti di certa claque manifestandolo. Quindi, ben vengano le critiche, ma chi ha offeso dovrà risponderne”. Cito in apertura di questa lettera la chiusura dell’articolo di un ex sindaco, perché quello che è stato scritto mi offende nel profondo, ma non offende solo me, di certo so che si sentirebbe offeso anche mio nonno Luigi, e come lui tutte le persone che hanno combattuto, e moltissime sono state uccise, per sconfiggere il fascismo e i fascisti e grazie alla sconfitta di quel regime oggi abbiamo a disposizione una COSTITUZIONE ITALIANA. Costituzione sulla quale il Sindaco deve giurare!

 Nella seduta di insediamento (articolo 50, comma 11, del decreto legislativo 267/2000) il sindaco presta giuramento, dinanzi al consiglio comunale. Il sindaco deve quindi prestare il giuramento utilizzando la seguente formula: “Giuro di osservare lealmente la Costituzione italiana”. Dopo il giuramento, il sindaco comunica al consiglio comunale la composizione della giunta. Quindi cortesemente qualcuno impari ad essere coerente almeno quando “giura”. Impari ad essere coerente con il ruolo istituzionale di cui è incaricato.  Un sindaco “coerente” NON CONFONDE l’appartenenza a un partito con lo svolgimento dei propri doveri (ps: non è che i soldi che prende un sindaco, indipendentemente dalla quantità, glieli da il suo partito… i soldi gli vengono dati da TUTTE LE PERSONE che vivono in Italia).

Un sindaco “coerente” celebra le unioni civili alle quali può presenziare, alle volte sono gli stessi sposi che chiedono di essere sposati da altre persone che ne hanno autorità civile perché più vicine alla loro vita. Penso che sia una panzana pazzesca quella di un sindaco che dice… Coerenza, nel caso dei matrimoni, perchè, temendo che non avrei sempre potuto celebrarli tutti io ho preferito rinunciare a questa festosa incombenza, perchè nessuno pensasse che il sindaco ha accontentato quelli e quelli no”. Sarebbe stato decisamente scandaloso ma forse più “coerente” che il sindaco dicesse chiaramente di essere contrario ai matrimoni civili (quelli delle persone separate o vedove, quelle delle persone atee che non vogliono il rito religioso o perché di religioni diverse… quelli delle persone gay o lesbo… quelli delle PERSONE che vivono in questo stato punto e basta). Sarebbe molto più “coerente” dire che si ha una “visione del mondo” decisamente “talebanCattolica” un po’ da medioevo. Una visione del mondo che ci riporta indietro di centinaia d’anni.

Per mia fortuna, ma anche del sindaco Giovanni Bussola, musicista, “il famoso ex sindaco” non si è scagliato contro l’intervallo di quarta eccedente (famoso il “Trillo del Diavolo” di Tartini) considerato dagli ecclesiastici del Medioevo opera del diavolo e guadagnarsi la nomea di “accordo del Male”.

Cosi almeno possiamo goderci ancora un po’ di musica buona anche a Ballabio.

Lorenzo Busnari