BALLABIO – Parliamo con il sindaco ancora in carica Giovanni Bruno Bussola dell’ipotesi che circola in queste ore di dimissioni in massa della minoranza di Ballabio Futura (scenario assai probabile) e dei tre “ribelli” di Nuovo Slancio guidati dall’ex prima cittadina Alessandra Consonni – per i quali però mancano conferme. E le parole del borgomastro sotto attacco sono durissime.
“Consonni otterrebbe così quello che voleva fin dal settembre 2020 quando, non vedendosi nominata vicesindaco, tentò di formare un gruppo di minoranza assieme a Matteo Lombardini. Tale progetto, che allora fallì grazie alla coerenza del consigliere, troverebbe quindi oggi il suo compimento”.
Il vantaggio per la cittadinanza dove sta?
“Consonni dichiara che le proroghe di Roma siano state concesse per far trovare un’intesa sul bilancio del Comune di Ballabio… ma i motivi per cui il Ministro ha disposto le proroghe al bilancio sono meramente tecnici e non riguardano certo Ballabio. Da lei sono stati ricevuti sempre e solo diktat a mezzo stampa, senza nessuna reale disponibilità al confronto perché il suo obiettivo sembrava e tutt’ora sembra uno soltanto: far cadere il sindaco. E, per il vero, senza neppure il coraggio di ammetterlo direttamente”.
E ancora: “Consonni e Tropenscovino parlano di coerenza e rispetto, proprio loro che non hanno votato, con quelli che sono apparsi davvero come meri pretesti, un bilancio di previsione sano, virtuoso e che non prevedeva nessun aumento per i cittadini. Ma allora, ci si domanda: perché non hanno fin da subito presentato una mozione di sfiducia, a maggio? Quello sì che sarebbe stato un segnale di quella coerenza e rispetto che tanto invocano, senza mascherarsi dietro scuse davvero poco credibili ed evitando alla Giunta e soprattutto ai dipendenti comunali i mesi di difficoltà cui sono costretti, lavorando per dodicesimi. Si perché, sebbene Consonni non ne faccia più parte, la Giunta (r)esiste eccome e prosegue – pur nei limiti delle attribuzioni di legge – nei propri compiti pervenendo addirittura a buoni risultati, nonostante l’assurda situazione in cui si trova: il progetto pre-scolastico Ponti – che partirà a Settembre – ed il doposcuola, realizzati a costo zero per le casse comunali, ne sono un esempio concreto”.
“Nei mesi scorsi – conclude Bussola – sono stato criticato per aver richiesto alla minoranza, responsabilmente, un aiuto per costruire, Consonni invece lo sta chiedendo per distruggere. La differenza – io credo – sta tutta qui”.
RedPol