BALLABIO/MORTERONE – “Fusione di Ballabio con Lecco? Per me un NO categorico e definitivo!”. Questa la dichiarazione del sindaco di Ballabio Giovanni Bruno Bussola, raccolta da BN dopo il ritorno – l’ennesimo – alla ribalta del tentativo di Corrado Valsecchi (foto a destra) e di Appello per Lecco di costruire la famosa e mai realizzata “Grande Lecco”. Il progetto è stato rilanciato stamattina con una nota firmata dallo stesso Valsecchi e pubblicata sul nostro quotidiano on line.
Ma torniamo alle reazioni. Bussola non si limita al semplice “no” ed elenca una mini lista di 5 punti che argomentano il suo rifiuto di fusione con il capoluogo:
“1) chi abita a Ballabio è orgoglioso di essere Ballabiese
2) Non abbiamo nessuna intenzione di diventare la periferia di un altro paese.
3) le fusioni tra comuni possono avere successo solo se avvengono tra paesi omogenei
4) Non ci sono somme in denaro che potranno mai indurre Ballabio a farsi annettere da Lecco.
5) invitiamo “Appello per Lecco” a concentrarsi sui problemi del Capoluogo lasciando in pace i Ballabiesi”.
Molto più laconico il primo cittadino dell’altro paese chiamato in causa (Morterone). Dario Pesenti si esprime come di consueto con pochissime parole, quasi proporzionali al numero di abitanti del Comune più piccolo d’Italia: “Ho già espresso più volte il mio parere: contrario a fusione o incorporazione che dir si voglia”.
Pochi ma decisi concetti, quelli del borgomastro del minuscolo paese. E se ‘Appello’ rilancia, i Comuni chiamati in causa chiudono la porta al suo progetto.
Anzi, la sbattono.
RedPol
,
LEGGI ANCHE, SU BN:
GLI OCCHI DI ‘APPELLO’ SU MORTERONE E BALLABIO: “20 MILIONI SE SI FONDONO CON LECCO”
LECCO – “Quando il Prefetto deciderà di commissariare il Comune di Ballabio inizieremo a cercare all’interno delle comunità di Ballabio e Morterone le persone che condividono un percorso diverso da quello che tradizionalmente propongono i partiti politici”. Così Corrado Valsecchi, capogruppo (come unico consigliere) di Appello per Lecco a Palazzo Bovara nel tornare per l’ennesima […]