IL CONSIGLIO DELL’ADDIO: BUSSOLA (RI)BOCCIATO, ARRIVA IL COMMISSARIO PREFETTIZIO

BALLABIO – Come previsto e in qualche modo già “segnato” con la conferenza via web di ieri da parte di ‘Ballabio Futura’, la giunta Bussola è caduta perché anche al secondo tentativo di approvare i documenti di programmazione economica non ha trovato i voti necessari – avendone sei tra sindaco e consiglieri “fedeli” contro i 7 contrari: 4 dell’opposizione e tre dei “ribelli” che dalla stessa maggioranza di ‘Nuovo slancio per Ballabio’ hanno girato le spalle al primo cittadino.

Ultimo consiglio veloce anche se molto teso viste le circostanze, venerdì sera. L’agonia (politica) alla fine è durata praticamente un mese: per la precisione 26 giorni, dal 30 maggio a oggi 24 giugno. Il voto sul bilancio non è nemmeno arrivato, è stato sufficiente “capitolare” sul ‘Dup’ – che ha certificato con sei si e i previsti sette no la fine dell’esperienza amministrativa targata Bussola.

Serata difficile, con qualche lacrima, tensione che si tagliava con il coltello, accuse reciproche e una fine nota ma pur sempre traumatica.

Bussola ha inizialmente redarguito gli uni e gli altri, la minoranza e i dissidenti, ammonendoli sulle conseguenze del commissariamento. “Votate come credete, non state facendo un torto al sottoscritto ma ai ballabiesi”.

Tropenscovino gli ha replicato che “Un bilancio non si cambia per salvarsi” e dal canto suo Alessandra Consonni si è difesa dalle accuse di essersi innalzata lo stipendio quando era sindaca: “Mai aumentata di niente, era un automatismo. Chi ha sfasciato tutto sei tu…”. Smentita da Bussola e dalla vice Crotta.

Alle dichiarazioni di voto si è registrata la grande difficoltà di Pietro Rolandi, causata dall’emozione per la lettura del testo da lui stesso preparato, nel quale con voce rotta ha detto tra l’altro “Io non tradisco, votate sì anche voi” e riferendosi alla vicenda del Barech “Meglio 40 posti di lavoro che un prato su cui pascolano 4 capre”.

Adesso il Prefetto interverrà, forse proponendo i consueti 20 giorni per un (ormai improponibile) ripensamento oppure dichiarerà chiuso il mandato di ‘Nuovo slancio’ inviando a Ballabio un commissario di sua nomina per gestire la transizione amministrativa fino al prossimo anno.

RedPol