BALLABIO – “In data odierna la Giunta Regionale si è espressa positivamente in merito al bando AREST, accordo di rilancio economico, sociale e territoriale, presentato dal Comune di Ballabio (capofila) unitamente alla Provincia di Lecco e al partner privato “Gruppo Combi Arialdo”. Lo dichiara il sindaco di Ballabio Giovanni Bruno Bussola che aggiunge: “Colgo con piacere che Regione Lombardia si sia espressa favorevolmente verso un’iniziativa importante per lo sviluppo economico di Ballabio e ringrazio tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo primo obiettivo. Inizia ora la fase più importante, quella di confronto e negoziazione, con cui si approfondiranno aspetti, ruoli e azioni, al fine del raggiungimento di un futuro accordo di programma. In questo contesto verrà valutato anche l’ingresso di altri nuovi partner privati che fossero interessati”.
Quello che non dichiara nel suo comunicato il primo cittadino è che, al di là della prima “vittoria” del progetto al quale tiene così tanto la sua frazione di maggioranza, restano non pochi passaggi (anche complicati) in attesa che l’edificazione del famoso capannone possa andare in porto. In primis, ci vuole… un sindaco.
Posto che pare praticabile un accordo con la minoranza per superare lo scoglio del bilancio, venerdì prossimo, al momento la crisi politica generata dalla bocciatura del preventivo impedisce di avere certezze sulla prosecuzione dell’esperienza amministrativa del gruppo dello stesso Bussola. In mancanza di una maggioranza, la partita del Barech finirebbe nelle mani del commissario prefettizio, fino alla prossima primavera; ma un progetto milionario come questo, può essere gestito in fase di “ordinaria amministrazione (quella alla quale sono obbligati i Comuni per l’appunto commissariati)?
BN ha chiesto un commento proprio al protagonista n.1 della querelle; ecco le parole del borgomastro ballabiese rilasciate al nostro quotidiano: “Auspico di poter continuare il mandato per Ballabio, permettendo così che tutti gli sforzi profusi, da più parti, non siano vanificati”.
Ma nell’ipotesi che invece il primo cittadino ancora in carica riesca a superare questa tempesta, bando Arest o meno rimane la questione politica e ambientale, a gravare su uno sviluppo industriale ed edilizio che sta facendo discutere parecchio – a Ballabio e non solo.
Insomma: la Regione dà un assist alla sfilacciata maggioranza in municipio. Basterà per darla vinta ai sostenitori dell’operazione-Barech?
RedPol